L’organo dell’UE ha deciso di vietare l’installazione del social media su tutti i dispositivi dello staff legati all’attività lavorativa
La Commissione europea ha vietato al proprio personale di utilizzare l’app TikTok sui propri dispositivi di lavoro a partire dal 15 marzo, a causa di problemi in materia di sicurezza informatica.
Vietato TikTok su tutti i dispositivi aziendali
La decisione, che interesserebbe migliaia di dipendenti del massimo organo esecutivo dell’Unione Europea, arriva mentre i funzionari europei e statunitensi stanno esaminando TikTok, di proprietà della ByteDance Ltd. con sede a Pechino, per questioni legate alla sicurezza.
Una portavoce della Commissione ha dichiarato che al personale è stato detto di rimuovere TikTok se fosse già installato sui loro dispositivi di lavoro. Stessa cosa per i telefoni personali che dispongono di applicazioni legate al lavoro, come la posta elettronica aziendale. La decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione della Commissione.
Una minaccia alla cybersecurity
«Questa misura mira a proteggere la Commissione dalle minacce alla sicurezza informatica e dalle azioni che potrebbero essere sfruttate per attacchi informatici contro l’ambiente aziendale», ha dichiarato la Commissione, come riportato dal Wall Street Journal. Gli sviluppi della sicurezza per altre piattaforme di social media saranno tenuti sotto costante controllo, ha aggiunto.
I funzionari hanno rifiutato di commentare se un incidente specifico avesse spinto in qualche modo ad adottare questa nuova regola. La Commissione ha «una visione molto forte della sicurezza informatica, della protezione dei nostri colleghi e, naturalmente, di tutti coloro che lavorano qui», ha dichiarato Thierry Breton, commissario dell’UE per il mercato interno.
Una decisione sempre più diffusa
Negli Stati Uniti, il governo federale e la maggior parte degli Stati hanno vietato ai dipendenti pubblici di utilizzare TikTok sui dispositivi di proprietà del governo. In Europa, alcuni membri del parlamento olandese stanno proponendo un divieto simile. Alcuni legislatori e funzionari americani ed europei hanno espresso il timore che Pechino possa sfruttare TikTok a ottenere i dati dei suoi utenti o a influenzare i video che essi visualizzano.
Un portavoce della compagnia cinese ha dichiarato al Wall Street Journal che «il divieto della Commissione europea è fuorviante e basato su idee sbagliate». Ha aggiunto che TikTok ha contattato l’organo istituzionale per spiegare come protegge i dati degli utenti europei e che l’azienda continua a migliorare le sue pratiche di sicurezza e protezione.
I social media non sono più sicuri?
Negli ultimi mesi, non è stata solo TikTok a ricevere dall’UE questo tipo di trattamento. Per esempio, Breton ha ripetutamente avvertito Twitter di aggiornarsi in conformità alle nuove regole per le grandi piattaforme di social media. Queste riguardano il modo in cui gestiscono sia i contenuti illegali sia i reclami degli utenti sulle decisioni di vietare o limitare la portata dei loro post. Si prevede che TikTok sia una delle piattaforme prese di mira.
Il mese scorso l’amministratore delegato della compagnia, Shou Zi Chew, si è incontrato con i funzionari dell’UE proprio per discutere di queste nuove regole.
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