Secondo l’Ufficio federale di statistica cambia casa più frequentemente chi vive abitazioni plurifamiliari.
La pandemia ha cambiato esigenze ed abitudini. Tuttavia secondo i dati diffusi oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST) il tasso di trasloco registrato è rimasto stabile dal 2018. Tramite una nota stampa, ha poi spiegato che la maggior parte degli spostamenti avviene per poter vivere in abitazioni più grandi o più piccole. I numeri mostrano infatti che quasi tre quarti delle persone nel cambiare casa, non hanno mantenuto lo stesso numero di locali tra l’abitazione lasciata e quella in cui si sono trasferite. In totale si è mosso il 10,3% della popolazione svizzera, fenomeno verificatosi soprattutto tra i giovani adulti. Le persone residenti in case unifamiliari si sono spostate meno di quelle residenti in case plurifamiliari e la distanza media del trasloco è stata pari a 12,5 km.
Città e Cantoni
Il tasso di trasloco registrato nel 2020 è rimasto stabile dal 2018, spiega l’UST. Due anni fa, quasi tre quarti di coloro che hanno cambiato abitazione sono rimasti nello stesso Cantone, mentre il 15% si è trasferito in un altro, il 10% in un altro Paese. Il tasso di trasloco della popolazione più elevato è stato riscontrato nei Cantoni di Basilea Città (12,1%), Neuchâtel (11,4%) e Vaud (11,2%), quello più contenuto nei Cantoni di Uri (8,2%), Appenzello Interno (8,4%) e Nidvaldo (8,7%). La popolazione dei comuni urbani ha mostrato una maggiore propensione a traslocare (11,1%), rispetto a quella dei Comuni rurali (8,6%). Tra le dieci maggiori città svizzere, San Gallo (15,2%) e Bienne (14,5%) hanno avuto i tassi di trasloco più alti, mentre quelli più bassi sono stati riscontrati a Lugano (10,9%) e a Ginevra (11,5%).
Chi trasloca di più?
Due le fasce di età con il tasso di trasloco più alto: quella dai 20 ai 35 anni, con il 22%, e quella dei bambini al di sotto dei due anni, con il 17%. Per i single il tasso di trasloco è stato quasi il doppio (14%) di quello delle persone sposate (7,2%). Inoltre, la quota di persone di nazionalità svizzera ad aver traslocato (8,7%) è stata sensibilmente inferiore a quella delle persone straniere (15,2%), mentre la quota di uomini (10,6%) è stata leggermente superiore a quella delle donne (10,1%). Nel 2020 ha traslocato il 12% delle persone residenti in case plurifamiliari contro solo il 5,5% di quelle residenti in case unifamiliari. Più l’abitazione è piccola, più è probabile che i suoi occupanti la cambino: nel 2020 ha traslocato il 16,8% delle persone residenti in abitazioni da 1 a 2 locali contro la metà di quelle che occupavano abitazioni di 4 locali o più (8,4%). Le persone di meno di 17 anni e quelle dai 29 ai 47 anni si sono trasferite all’interno della Svizzera in abitazioni con un numero medio di locali superiore, mentre per le persone dai 17 ai 28 anni e quelle dai 47 in su il trasloco è stato in abitazioni con un numero medio di locali inferiore. Un altro aspetto osservato è una leggera diminuzione del numero di locali per le persone di nazionalità svizzera e con un leggero aumento per quelle straniere.
Trasloco, ma a che distanza?
Nel 2020 la distanza media dei traslochi fatti dagli abitanti della Svizzera all’interno del Paese è stata di 12,5 km. Nel 40,5% dei casi le persone si sono spostate in un raggio di 2 km. Solo il 10,5% si è trasferito in una nuova abitazione oltre i 30 km dal luogo di domicilio precedente. La distanza media maggiore è stata registrata in due fasce d’età: quella dai 63 ai 68 anni, con 15,7 km, e quella dai 24 ai 29 anni, con 14,6 km. I giovani dagli 8 ai 16 anni, invece, sono quelli che hanno traslocato meno lontano, con una distanza media di 7,6 km. A seconda della nazionalità cambiano anche i chilometri. Le persone di nazionalità svizzera si sono spostate a una distanza media di 12,7 km, leggermente superiore a quella interposta dalle persone straniere (12,1 km) tra un’abitazione e l’altra. Tra le comunità straniere si riscontra tuttavia una forte variabilità.
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