Pesano sul mercato turistico ticinese le incertezze legate alla guerra, il caro energia, l’inflazione, il franco forte, la mancanza di personale nel settore alberghiero e della ristorazione.
Secondo i dati raccolti dal KOF, a livello nazionale l’indicatore relativo ai volumi di vendita per il settore alberghiero e della ristorazione risulta ancora positivo nel quarto trimestre 2022, mentre quello ticinese migliora ma resta ancora in zona negativa.
Più in generale, però, in entrambi i casi, rispetto al trimestre precedente, sono aumentati gli imprenditori positivi e calati quelli negativi.
Alberghi e ristoranti: la situazione in Ticino
Il miglioramento registrato per il Ticino proviene dal settore della ristorazione piuttosto che da quello alberghiero: tra gli albergatori infatti le sensazioni restano simili a quelli dell’inchiesta precedente, mentre tra i ristoratori l’aumento maggiore degli ottimisti rispetto al calo dei pessimisti riduce il saldo negativo.
Specificatamente, sono i ristoratori della zona del Lago di Lugano a mostrarsi più positivi: oltre la metà dichiara i volumi di vendita superiori a quelli dell’anno prima. Nella zona del Lago Maggiore continuano invece a prevalere i ristoratori pessimisti come nell’ultima inchiesta.
Previsioni sul Q1 2023
Le previsioni per il prossimo trimestre, rispetto all’anno precedente, migliorano sia per la Svizzera sia per il Ticino, ma nel cantone il saldo si mantiene negativo in quanto continuano a prevalere i pessimisti. Sulle aspettative future si mostrano leggermente più positivi gli albergatori rispetto ai ristoratori: quasi uno su cinque crede che la situazione migliorerà, mentre tra i ristoratori i positivi sono uno su otto.
Situazione degli affari
Relativamente alla situazione attuale degli affari, in Ticino, una grande maggioranza di albergatori giudica la situazione “soddisfacente”, tra i ristoratori invece quasi uno su tre la ritiene “mediocre”. Le prospettive sui prossimi sei mesi vedono prevalere gli albergatori pessimisti, mentre tra i ristoratori i pareri positivi si equivalgono a quelli negativi.
Posti di lavoro
Dal lato occupazionale non prevalgono sensazioni positive o negative rispetto ai livelli attuali, la maggioranza degli albergatori e dei ristoratori li valuta adeguati]. Migliora l’indicatore di previsione per i prossimi mesi, ciononostante il saldo rimane negativo per gli albergatori e i ristoratori ticinesi.
Il commento
Secondo Angelo Trotta, direttore Ticino Turismo, il 2023 si annuncia come l’anno della completa ripresa del settore turistico. Invece, le previsioni rimangono caute perché, invece che attenuarsi, i problemi si stanno accumulando. Oltre alla pandemia, a minare le prospettive del mercato turistico in Ticino, si sono aggiunte "le incertezze legate alla guerra, il caro energia, l’inflazione, il franco forte, la mancanza di personale nel settore alberghiero e della ristorazione, il rincaro del costo dei materiali e i cambiamenti climatici".
Trotta ha poi aggiunto: "I nostri connazionali hanno continuato a premiare il Ticino, anche se nel 2022 i pernottamenti sono diminuiti rispetto al 2021. La diminuzione degli ospiti indigeni nel 2022 è però stata compensata dalla ripresa dei mercati a noi vicini, tra i quali, in particolare, il Benelux, l’Italia e la Germania".
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