Ubs: nel primo trimestre, utile netto giù del 52%

Chiara De Carli

25/04/2023

25/04/2023 - 12:22

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Oltre alle forti perdite, ha annunciato un guadagno di $1,03 miliardi e nuovi afflussi di denaro.

Ubs: nel primo trimestre, utile netto giù del 52%

Dopo il bilancio trimestrale pubblicato ieri da Credit Suisse, oggi è il turno di Ubs, i cui risultati sono stati fortemente influenzati dal contenzioso ancora aperto negli Usa. Secondo i dati diffusi, infatti, tra gennaio e marzo di quest’anno ha guadagnato $1,03 miliardi, ma l’utile consolidato è diminuito del 52%, su base annua. L’utile ante imposte ha registrato una contrazione del 45% a 1,50 miliardi. I risultati sono al di sotto delle aspettative del consensus. Ricordiamo, inoltre, che i risultati ottenuti l’anno scorso da Ubs erano stati i migliori registrati a distanza di 15 anni.
Sergio Ermotti ceo di Ubs, dal canto suo, si mostra davvero ottimista. Nel suo commento parla infatti di «solida performance» e di «forti afflussi». Secondo il ticinese dimostrerebbe che «anche in periodi di notevole incertezza, continuiamo a essere una fonte di stabilità per i nostri clienti». Continua poi facendo riferimento a un «bilancio resiliente» e di un «modello di affari diversificato e generatore di capitale» che ha permesso a Ubs di essere parte di una soluzione, nel momento più critico del sistema finanziario svizzero e globale.

Crescono gli accantonamenti

Sul risultato del primo trimestre hanno inciso anche gli accantonamenti, aumentati di 665 milioni di dollari per casi legali relativi alla vendita di mutui spazzatura pre-crisi, conosciuti come titoli garantiti da ipoteca residenziale (RMBS). Così come gli accantonamenti netti per rischi di credito, cresciuti di 38 milioni, rispetto ai18 milioni di dollari del 1° trimestre 2022. L’utile ante imposte, su base sottostante, è stato di 2,35 miliardi nel primo trimestre, ancora in calo del 22%.

Aumentano i costi operativi

I ricavi sono scesi del 7% a 8,74 miliardi, mentre per via degli accantonamenti aggiuntivi sono cresciuti i costi operativi del 9%. Il cost/income ratio si attesta all’82,5% (72,8% rettificato), a fronte del 70,7% registrato l’anno scorso.
Ubs ha attratto nuovi clienti nel primo trimestre 2023, registrano $20 miliardi di nuovi attivi netti di patrimonio che genera commissioni GWM. In Svizzera i nuovi afflussi sono stati pari a $8 miliardi, nuovi prestiti netti pari a $2 miliardi in GWM e P&C combinate, oltre a una raccolta netta di $0,9 miliardi sui prodotti di investimento in Personal Banking (crescita annualizzata del 16%).
Complessivamente la banca nella gestione patrimoniale ha ricevuto 28 miliardi, di cui 7 miliardi negli ultimi giorni di marzo, ovvero dopo il salvataggio di Credit Suisse.
Nonostante le continue preoccupazioni per i tassi di interesse e per la crescita economica, Ubs ha registrato ancora degli afflussi di capitali in tutte le regioni. Negli Usa, tuttavia, l’attività di investimento privata e istituzionale è stata contenuta.

Gestione ultra miliardaria

Alla fine dei primi tre mesi dell’anno, il colosso bancario gestiva un totale di 4,16 trilioni di dollari, a fronte dei 3,96 trilioni di fine 2022. Un anno prima, all’inizio dell’instabilità finanziaria, era poco meno di 4,6 trilioni.

Credit Suisse, una buona opportunità

Nel comunicato, Ubs parla poi di Credit Suisse, benché non faccia riferimento a tempistiche e ai lavoratori che rischiano di rimanere a casa. «Ci aspettiamo - scrivono nella nota - che l’integrazione di Credit Suisse contribuisca a rafforzare la nostra posizione quale società leader di portata davvero globale nella gestione patrimoniale, con un patrimonio investito di circa USD 5000 miliardi». L’intento, e l’augurio, è di «consolidare la posizione quale banca universale leader in Svizzera». Gli obiettivi sono di potenziare le aree dell’investment banking e dell’asset management, ma anche ridurre il rischio e il consumo di risorse di Credit Suisse. «Pur consapevoli dell’enorme portata e della relativa complessità legata all’integrazione e alla ristrutturazione di Credit Suisse, crediamo che questa unione offra un’opportunità unica di creare valore a lungo termine per tutti i nostri stakeholder».

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