Christoph Wolnik. “L’impatto delle parti mancanti e delle materie prime è enorme. Ci si può aspettare un miglioramento non prima della seconda metà dell’anno".
Aprile 2022 è stato un altro mese da dimenticare per il settore automotive in Svizzera.
Gli effetti della guerra in Ucraina e la continua carenza di materie prime hanno colpito duramente il mercato automobilistico svizzero. Con 15.646 autovetture di nuova immatricolazione, il volume di mercato è stato del 29,1% inferiore a quello dello stesso mese dell’anno scorso. Ad aprile 2021, in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein circolavano 22.054 nuove auto, il mercato si era appena ripreso dagli effetti più forti della pandemia. La rinnovata battuta d’arresto ha portato a un calo cumulativo dell’11% dall’inizio dell’anno: nei primi quattro mesi sono state registrate solo 69.873 nuove immatricolazioni.
Poco meglio del 2020
Rispetto al primo anno della pandemia di COVID nel 2020, quando il numero delle nuove immatricolazioni ha risentito gravemente di lockdown e showroom chiusi, il 2022 è andato solo leggermente meglio finora. "Alla fine di aprile, c’erano solo circa 5.000 riscatti sopra l’anno meno 2020", ha detto il portavoce dei media di auto-schweiz Christoph Wolnik. “L’impatto delle parti mancanti e delle materie prime è enorme. Ci si può aspettare un miglioramento non prima della seconda metà dell’anno".
Dominio elettrico e ibrido
Le motorizzazioni ibride ed elettriche hanno raggiunto una quota di mercato pari a quasi il 50%.
Ad aprile però, anche alcuni tipi di motorizzazioni alternative hanno perso rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. E’ il caso degli ibridi plug-in (1.278, -33,4%), ibridi full e mild (4.199, -12,1%) e il motore a gas CNG (7, - 75%). Tuttavia, insieme alle auto elettriche (2.088, +5,8%) e ai veicoli a celle a combustibile (9, +80%), l’intero comparto può puntare ad espandere la propria quota di mercato e raggiungere il 48,5%, dopo aver toccato il 39,5% ad aprile 2021 Da inizio anno, il mercato dell’auto si è diviso quasi equamente tra motori a benzina e diesel (35.065, 50,2%) e motori alternativi (34.808, 49,8%).
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