Riconoscimento facciale nelle stazioni? La FFS chiarisce il progetto delle videocamere

Matteo Casari

23 Febbraio 2023 - 14:14

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Dopo le critiche sulla violazione dei dati personali, le ferrovie hanno approfondito il progetto che prevede l’installazione di videocamere in 57 stazioni svizzere.

Riconoscimento facciale nelle stazioni? La FFS chiarisce il progetto delle videocamere

La scorsa settimana i media hanno riportato la notizia secondo la quale le FFS stavano per installare videocamere per il riconoscimento facciale in molte stazioni svizzere. In seguito alle polemiche che si sono, le ferrovie hanno chiarito che questi strumenti non intendono violare la privacy e hanno solo finalità di marketing. Il gruppo chiarisce che la protezione dei dati è garantita con i nuovi piani di sorveglianza e che nelle stazioni ferroviarie non verrà utilizzato alcun software di riconoscimento facciale.

Videocamere in 57 stazioni svizzere

La compagnia ferroviaria ha deciso di spiegare i meccanismi e lo scopo del nuovo progetto che tanto ha incuriosito, e per certi versi allarmato, i cittadini e i media svizzeri.
«Le FFS stanno cercando fornitori per un nuovo sistema di misurazione della frequenza dei clienti nelle stazioni ferroviarie attraverso un bando pubblico» ha scritto la compagnia ferroviaria nel comunicato, «I media si sono occupati della questione e sono state diffuse dichiarazioni inesatte in merito».

Il progetto ha solo finalità di marketing

L’azienda ferroviaria ha spiegato che con il progetto si intende conoscere con maggiore precisione dove passano i clienti nelle stazioni e quali spazi frequentano. I dati di conteggio anonimi potrebbero aiutare ad allestire stand o ristoranti da asporto nei posti giusti. In caso di emergenze inoltre, il servizio di sicurezza può essere attivato più rapidamente.
«Vogliamo sapere come si comportano i sottogruppi della nostra clientela in stazione, ad esempio le persone con i passeggini, i viaggiatori che trasportano gli sci o le biciclette. Ma non abbiamo bisogno di sapere chi sono le singole persone o come si chiamano, sono informazioni semplicemente irrilevanti per noi» ha spiegato Alexis Leuthold, responsabile gestione presso Immobili, all’interno del comunicato.

Ci sarà un riconoscimento facciale nelle stazioni?

«Con il nuovo sistema di misurazione della frequenza dei clienti, le FFS intendono allineare ulteriormente le proprie stazioni alle esigenze della clientela, rispettando ovviamente la protezione dei dati». Non è sicuro se le FFS siano riuscite a placare le critiche con questa dichiarazione. Certo è che le ferrovie hanno definitivamente scongiurato la presenza di un software di riconoscimento facciale nel nuovo sistema di telecamere.
«Per il sistema di misurazione della frequenza dei clienti che le FFS vogliono utilizzare, non si ricorre al riconoscimento facciale» scrive la compagnia. «La finalità delle FFS è raccogliere informazioni statistiche, come il sesso, l’età o l’altezza, ma senza che sia possibile risalire all’identità delle singole persone».

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