Il Central di Lima, in Perù, è stato nominato "miglior ristorante del mondo" nel 2023. Lo Schloss Schauenstein di Fürstenau è invece l’unico ristorante elvetico in classifica.
Il miglior ristorante del mondo si trova a Lima, in Perù. Il Central ha ottenuto il primo posto nella World’s 50 Best Restaurants, una delle classifiche più note e prestigiose in ambito culinario. Tra i migliori al mondo c’è anche un po’ di Svizzera: Schloss Schauenstein dello chef Andreas Caminada ha raggiunto la 26esima posizione.
I premi, considerati gli "Oscar della ristorazione mondiale", sono stati annunciati martedì sera dalla Città delle Arti e delle Scienze, un famoso insieme di spazi futuristici progettati dall’architetto Santiago Calatrava, nella città spagnola di Valencia.
Lima nuova capitale gastronomica
La premiazione ha consacrato la capitale del Perù come capitale del buon cibo nel 2023. È infatti a Lima il "miglior ristorante del mondo”: il Central, guidato da Virgilio Martinez e Pía Léon, offre da 15 anni una cucina raffinata con ingredienti e tecniche tipici della cultura gastronomica peruviana. Il ristorante «conduce i commensali attraverso 15 diversi ecosistemi peruviani, classificati in base all’altitudine, dai 15 metri sotto l’Oceano Pacifico ai 4.200 metri sulle Ande», si legge sul sito web della 50 Best. Si tratta del primo ristorante sudamericano a ottenere il titolo di "World’s Best".
Lima si è messa decisamente in vetrina martedì ai premi The World’s 50 Best Restaurants, guadagnando il maggior numero di ristoranti tra i primi 50 tra tutte le città del mondo. Infatti, ben quattro sono entrati nella lista: Central al n. 1, Maido al n. 6, Kjolle al n. 28 e Mayta al n. 47.
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Un po’ di Svizzera tra i migliori ristoranti
Come l’anno scorso, l’unico orgoglio svizzero della classifica è rappresentato da Schloss Schauenstein, un ristorante nella località di Fürstenau, nella regione Viamala nei Grigioni. Rispetto al 2022, il ristorante è salito di ben 14 posizioni, dalla 40esima alla 26esima quest’anno.
«Lo Schloss Schauenstein potrebbe essere uscito dalle pagine di un libro di fiabe. Ospitato in un remoto castello arroccato in cima a una montagna a Fürstenau, racchiude le Alpi svizzere nella loro massima atmosfera». Aperto nel 2003, il ristorante rivestito di quercia possiede anche nove camere da letto. «La sua posizione romantica e il suo menu raffinato lo rendono un’esperienza culinaria che merita un viaggio».
Andreas Caminada, uno chef del posto che dopo una passione per la buona cucina nata in giovane età, ora possiede un impero di ristoranti che comprende avamposti a St Moritz, Bad Ragaz, Zurigo e Bangkok. Dirige anche una fondazione per chef che promuove nuovi talenti, Fundaziun Uccelin, e pubblica una rivista semestrale, Caminada Documenta, in cui parla della sua ispirazione culinaria.
«Una sala da pranzo avvolgente e suggestiva e un servizio cordiale lasciano spazio a un menu che propone un’entusiasmante incarnazione della moderna cucina svizzera» recita il giudizio degli esperti. «La precisione svizzera è rappresentata da preparazioni caratteristiche con un unico ingrediente e da un mélange di sapori intricati e sorprendenti e da una presentazione ricca di sfumature».
Il resto della lista
Il Paese ospitante ha ottenuto un ottimo risultato nei premi di quest’anno, con sei ristoranti spagnoli tra i primi 50, tra cui il ristorante n. 2 al mondo, il Disfrutar di Barcellona. La Spagna ha conquistato anche il terzo e il quarto posto con il Diverxo di Madrid e l’Asador Etxebarri di Atxondo, nella regione basca. Anche l’Italia e la Francia hanno ottenuto buoni risultati in Europa, con cinque ristoranti italiani e quattro francesi che si sono piazzati nella top 50. In Inghilterra, Londra ha guadagnato ben tre posizioni.
In Asia, la città da tenere d’occhio è Bangkok, dove due ristoranti sono apparsi per la prima volta nella lista, entrando entrambi nella top 20: Le Du al n. 15 e Gaggan Anand al n. 17.
Dagli Stati Uniti, due ristoranti di New York sono entrati nella top 50. Atomix è passato al n. 8 dalla posizione n. 33 dell’anno scorso, aggiudicandosi il premio di miglior scalatore e di miglior ristorante del Nord America. Anche il ristorante Le Bernardin è entrato nella top 50 al n. 44.
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La top 50 2023
Di seguito, ecco la classifica completa dei migliori 50 ristoranti del mondo nel 2023:
- Central, Lima
- Disfrutar, Barcelona
- Diverxo, Madrid
- Asador Etxebarri, Atxondo, Spagna
- Alchemist, Copenhagen
- Maido, Lima
- Lido 84, Gardone Riviera, Italia
- Atomix, New York City
- Quintonil, Mexico City
- Table by Bruno Verjus, Parigi
- Trèsind Studio, Dubai
- A Casa do Porco, San Paolo
- Pujol, Città del Messico
- Odette, Singapore
- Le Du, Bangkok
- Reale, Castel di Sangro, Italia
- Gaggan Anand, Bangkok
- Steirereck, Vienna
- Don Julio, Buenos Aires
- Quique Dacosta, Dénia, Spagna
- Den, Tokyo
- Elkano, Getaria, Spagna
- Kol, Londra
- Septime, Parigi
- Belcanto, Lisbona
- Schloss Schauenstein, Furstenau, Svizzera
- Florilège, Tokyo
- Kjolle, Lima
- Boragó, Santiago
- Frantzén, Stoccolma
- Mugaritz, San Sebastian, Spagna
- Hiša Franko, Kobarid, Slovenia
- El Chato, Bogota
- Uliassi, Senigallia, Italia
- Ikoyi, Londra
- Plénitude, Parigi
- Sézanne, Tokyo
- The Clove Club, Londra
- The Jane, Antwerp, Belgio
- Restaurant Tim Raue, Berlino
- Le Calandre, Rubano, Italia
- Piazza Duomo, Alba, Italia
- Leo, Bogota
- Le Bernardin, New York
- Nobelhart & Schmutzig, Berlino
- Orfali Bros Bistro, Dubai
- Mayta, Lima, Peru
- La Grenouillėre, La Madeleine-Sous-Montreuil, Francia
- Rosetta, Città del Messico
- The Chairman, Hong Kong
La top 50 di quest’anno comprende ristoranti provenienti da 24 Paesi di cinque continenti, con 12 ristoranti che entrano nella lista per la prima volta.
I ristoranti possono aggiudicarsi il primo premio solo una volta, dopodiché vengono inseriti in un programma separato "Best of the Best". Fanno parte di questo gruppo d’elite il Geranium e il Noma di Copenaghen, l’Eleven Madison Park di New York, The Fat Duck di Londra, l’Osteria Francescana di Modena e il Mirazur di Mentone, in Francia. L’anno prossimo anche il Central entrerà a far parte del Best of the Best.
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