L’indice 2021 sui premi delle polizze sanitarie cresce dello 0,2% rispetto all’anno precedente.
Assicurazioni sanitarie più care nel 2021. Lo conferma l’Ufficio federale di statistica (modello KVPI) secondo il quale il livello dell’indice si attesta a 195,3 punti (base 1999 = 100), con un incremento dello 0,2%. Lo studio inoltre, ha confermato che il limitato aumento dei premi non ha inciso sulla crescita del reddito medio per il 2021.
Premio assicurativo, cos’è e come viene calcolato
Il premio assicurativo è il contributo che il contraente deve pagare all’ente assicuratore alla scadenza periodica della polizza sanitaria. Il calcolo del premio dipende da molteplici fattori come:
- il luogo di domicilio dell’assicurato;
- il modello assicurativo prescelto;
- la franchigia prescelta.
In linea generale, più alta è la franchigia - cioè l’importo predeterminato che in caso di sinistro resta a carico dell’assicurato -, più è basso il premio assicurativo da versare all’assicurazione malattia. Il premio cambia anche in base alla regione in cui si abita. Il Dipartimento federale dell’interno è l’organo che definisce quale comune appartiene a quale regione dei premi.
Premi assicurazione malattia obbligatoria e complementare
I premi per l’assicurazione malattia di base sono aumentati dello 0,4% nel 2021, raggiungendo un livello dell’indice di 225,7 punti (base 1999 = 100). La stima corrisponde all’evoluzione media dei premi, sul numero totale di assicurati. I premi per l’assicurazione sanitaria complementare sono invece diminuiti dello 0,3% nel 2021 rispetto all’anno precedente. I premi dell’assicurazione complementare ospedaliera generale sono diminuiti dell’1,2%, quelli dell’assicurazione semi-privata dello 0,1% e quelli dell’assicurazione ospedaliera complementare privata dello 0,2%. Per l’assicurazione complementare nel suo insieme, il livello dell’indice registrato è di 130,8 punti per l’anno di premio 2021 (base 1999 = 100).
Dura prova per i bilanci delle famiglie
L’aumento di premi assicurativi e tasse impattano sui bilanci delle famiglie. L’influenza sul reddito disponibile può essere utilizzata per misurare questo effetto: al reddito (reddito da lavoro, interessi, pensioni, rimborsi e sconti su assicurazioni e altri redditi) si sottraggono i pagamenti per tasse, contributi previdenziali e assicurativi, e si ottiene l’importo effettivo a disposizione delle famiglie per consumi e finalità di risparmio.
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