Come funziona la successione con un italiano residente in Svizzera come erede? In questa guida vediamo quali sono i passi da seguire.
Successione italiano residente in Svizzera, come muoversi? Tra Svizzera e Italia ci sono diversi accordi bilaterali, ai quali si aggiungono le normative europee che fanno chiarezza su alcuni aspetti. Cosa fare se stai per ricevere un’eredità dall’Italia e non sai cosa fare!
Successione Svizzera beni in Italia, come orientarsi
Il principio generale di riferimento riguarda il luogo dove risiede chi lascia l’eredità. Se un erede ha la residenza in Svizzera, allora la legge che si applica è quella italiana se il primo titolare dei beni aveva residenza in Italia. Un immobile non si può spostare, ma i conti - anche a livello fiscale - toccano al Paese dove si ha la residenza, anche se si è frontalieri. Infatti, il frontaliere ha la residenza fuori dai confini svizzeri (in un raggio di 20 chilometri circa dal confine). La normativa di riferimento sarà italiana se il frontaliere ha residenza in Italia.
Cosa fare, invece, quando l’erede risiede in Svizzera da anni? Se c’è un testamento da parte del de cuius, questi può scegliere quale normativa prendere come riferimento, ma solo se il testamento si certifica davanti a un notaio. Per esempio, una persona che lascia un’eredità in Italia può chiedere che la legge applicata sia quella del Bel Paese anche se l’erede risiede in Svizzera. L’uso delle leggi italiane - chiamato anche la giurisdizione italiana - si applica anche se la pratica di successione è stata già aperta in Italia (magari da altri eredi), se la maggior parte dei beni (o tutti) si trova in Italia e se l’erede accetta l’uso della normativa italiana (oppure ha il domicilio o la residenza italiani).
Le normative europee e i patti tra Italia e Svizzera di riferimento
La normativa di riferimento in Italia è la legge 218/1995, che ha ottenuto ulteriori precisazioni con il Regolamento dell’Unione Europea n. 650/2012. Poi ci sono le normative che riguardano la tassazione. Infatti, se la persona che lascia l’eredità è residente in Italia, allora anche il calcolo delle imposte va effettuato all’italiana, ovvero sui beni presenti nel Paese europeo e su tutti i beni se la persona deceduta era residente in Italia. La legge di riferimento è l’articolo 2, T.U. 346/1990.
Le aliquote sono, invece, quelle indicate dall’articolo 2, comma 48, del D.L. n. 262/2006, ovvero il 4% per coniugi, figli o ascendenti, se il totale dell’eredità supera 1 milione di euro. Il consiglio è di rivolgersi a un esperto per capire se può accadere una doppia tassazione. In questo caso, l’erede residente in Svizzera potrebbe pagare altre tasse (cantonali soprattutto) su quanto ottenuto in eredità in Italia e già tassato dalla legge italiana. I coniugi e i partner sono di solito esentati da questa seconda tassa, ma è bene approfondire la questione prima di accettare l’eredità.
I 5 passi da seguire per ottenere l’eredità
Quali sono i passi da seguire per ottenere l’eredità?
- Ottenere il certificato di morte. Senza questo documento è impossibile indicare che la persona non c’è più e che si deve dare il via alle pratiche per l’eredità.
- Sapere se la persona ha fatto testamento. Se la persona che non c’è più ha fatto testamento dal notaio è tutto più semplice. Anche un testamento scritto - ma non vidimato - da un notaio può essere utile se non ci sono altri riferimenti alle ultime volontà della persona che è venuta a mancare.
- Avere una lista dei beni. Se non c’è un testamento, è importante far redigere una lista dei beni e definire gli assi ereditari, cioè capire con un avvocato a chi aspetta cosa. Così è anche più facile stabilire quali tasse deve pagare l’erede e a quale Paese.
- Definire la normativa di riferimento. Se il defunto era residente in Italia, la legge è quella italiana, salvo altre indicazioni per testamento. In ogni caso, è bene consultarsi con un legale per averne la certezza.
- Verificare la presenza di una doppia tassazione. Questo non riguarda i coniugi o i partner, ma può riguardare i figli e gli ascendenti.
Le tasse sulle successioni presenti in Italia e in Svizzera
Eliminata l’ipotesi di un trust svizzero sui patrimoni, l’unico caso in cui le imposte per la successione si pagano in Svizzera riguarda la residenza della persona che lascia l’eredità, quindi un caso contrario a quanto detto finora, con l’erede in Italia e il de cuius in Svizzera. In questo caso il riferimento normativo risale alla Convenzione italo-svizzera del 22 luglio 1868, art. 17 commi 3-4. In questo caso, la normativa di riferimento è quella svizzera, con il pagamento delle tasse cantonali. In caso di doppia cittadinanza italo-svizzera di chi lascia l’eredità, allora si terrà conto del domicilio della persona: la legge applicata è quella del luogo dove il defunto aveva il domicilio più a lungo.
Come funziona con i frontalieri
Con le nuove normative di riferimento, i frontalieri devono fare riferimento al loro indirizzo di residenza. Infatti, i nuovi frontalieri potranno gestire la questione dell’eredità - con erede che lavora in Svizzera e de cuius con beni in Italia - direttamente in Italia. I vecchi frontalieri, invece, che gestiscono le pratiche fiscali in Svizzera, devono chiedere al professionista abilitato nel Paese elvetico per capire come muoversi.
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