Certificato COVID: quali aziende svizzere lo richiedono?

Gabriele Stentella

4 Ottobre 2021 - 12:24

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In Svizzera crescono le aziende che richiedono ai propri dipendenti il certificato COVID per poter lavorare in sede. Alcune di esse stanno anche valutando la possibilità di vaccinarsi in sede.

Certificato COVID: quali aziende svizzere lo richiedono?

Il certificato COVID è sempre più richiesto dai datori di lavoro svizzeri, specie se si tratta di grandi società.

Ricordiamo che il certificato COVID è necessario al fine di accedere alla maggior parte dei luoghi e attività al chiuso, sebbene non sia esplicitamente espresso l’obbligo di richiederlo ai propri dipendenti. Il datore di lavoro può però richiederlo in base alle proprie valutazioni e in alcuni casi si sono già verificati i primi ultimatum nei confronti del persone no vax. Celebre è l’esempio di Swiss, che la scorsa settimana ha avvertito il personale non ancora vaccinato circa la possibilità di interruzione del rapporto di lavoro.

In quali aziende svizzere si sta fortemente raccomandando il possesso del certificato COVID per poter lavorare in sede? Andiamo a scoprirlo.

Da Novartis a Swiss Re, sempre più aziende richiedono il certificato COVID

Il settimanale "SonntagsZeitung" ha riportato i nomi di alcune grandi aziende elvetiche che hanno scelto di rendere obbligatorio il certificato COVID per il proprio personale. Tra i grandi gruppi assicurativi spicca l’esempio di Swiss Re, la quale ha escluso dal lavoro in sede tutti i dipendenti senza certificato COVID. La misura è valida per tutte le sedi su territorio svizzero e rappresenta al momento un precedente interessante.

Anche Zurich e Novartis hanno reso obbligatorio il certificato COVID per il personale, ma questa misura si applica per ora solamente nelle due sedi centrali di Zurigo e Basilea. Nel caso di Zurich l’azienda ha stabilito che il risultato negativo di un tampone non sarà sufficiente per l’accesso al lavoro in sede. Di fatto i dipendenti della sede centrale del gruppo assicurativo rimarranno in smartworking fino all’avvenuta vaccinazione (o guarigione).

Anche la Posta svizzera ha iniziato a escludere in maniera selettiva il personale non ancora vaccinato dal lavoro in sede, sebbene si sia evidenziato che per il momento questa decisione sia legata all’andamento della situazione epidemiologica nei singoli Cantoni o città.

Quali altre aziende potrebbero optare per l’obbligo di certificato COVID?

Negli ultimi giorni si sono avanzate diverse ipotesi relative ai nomi di aziende che potrebbero introdurre l’obbligo di certificazione COVID nei prossimi mesi o addirittura nei prossimi giorni.

I più gettonati rimangono UBS, ABB, Neuer Zürcher Zeitung e TX Group, anche se alcuni rumors indicherebbe anche il nome di Google. Ci sono poi alcune aziende quali Anliker e Bühler che non sembrano per ora voler rendere obbligatorio il certificato, bensì incentivare la vaccinazione in sede. Fino ad ora sono 500 i dipendenti di Bühler che si sono vaccinati in sede, mentre nelle sedi di Anliker sono stati vaccinati circa 140 dipendenti.

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