L’home office condiziona ancora il mercato immobiliare: cosa è cambiato dopo la pandemia

Redazione

9 Novembre 2023 - 08:32

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Lavorare da casa continua a essere una realtà per numerosi dipendenti.

L'home office condiziona ancora il mercato immobiliare: cosa è cambiato dopo la pandemia

I nuovi scenari lavorativi "flessibili" si sono ormai radicati nella routine quotidiana di molti lavoratori, rappresentando un cambiamento significativo rispetto al passato. Se inizialmente ne vedevamo appena le tracce, oggi emergono segnali sempre più evidenti che vanno oltre la semplice rivalutazione degli spazi, adattandosi in maniera proattiva.

La svolta della pandemia

A distanza di oltre tre anni dall’inizio della pandemia, durante la quale l’home office è diventato la norma, lavorare da casa continua a essere una realtà per numerosi dipendenti. Ciò comporta conseguenze interessamti, come sottolineato dagli economisti di Raiffeisen Svizzera nel loro studio "Real Estate Switzerland - 4Q 2023", pubblicato giovedì.

Casa-ufficio

L’implementazione diffusa dell’home office ha condotto a una sottoutilizzazione degli spazi d’ufficio, generando un potenziale evidente di risparmio. In un contesto economico in cui le condizioni peggiorano, le imprese sono sotto pressione per evitare spese superflue e sfruttare gli spazi inutilizzati in modo più efficiente.

Taglio dei costi

In particolare, negli uffici open space dei tradizionali locatari come assicuratori e banche, si evidenzia un chiaro potenziale di riduzione dei costi di locazione. Il concetto diffuso che i costi degli spazi rappresentino solo una percentuale modesta dei costi totali di un’azienda, e quindi il margine di risparmio sia limitato, viene messo in discussione dallo studio.

Nuove prospettive

Oltre alla valutazione dei requisiti di spazio, anche i contratti a lungo termine e i periodi di preavviso prolungati hanno contribuito alla lenta reazione del mercato degli uffici alle rapide trasformazioni strutturali innescate dalla pandemia di coronavirus. Con il prossimo scadere di quasi tre quarti di tutti i contratti di locazione temporanea negli uffici nei prossimi cinque anni, si delineerà chiaramente l’impatto dell’home office, secondo quanto affermato da Hasenmaile.

Iscriviti alla newsletter