Il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare la salute dei proprio collaboratori. Quali sono i provvedimenti da adottare in materia di sicurezza sul posto di lavoro?
In base all’articolo 6 della legge sul lavoro e all’articolo 10 dell’ordinanza Covid-19. il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare la salute dei propri lavoratori e di adottare i provvedimenti di prevenzione contro il Coronavirus necessari sul posto di lavoro.
Le misure da adottare consigliate sono:
- lavorare da casa se possibile: a partire dal 18 gennaio 2021 i datori di lavoro devono disporre il telelavoro nei casi in cui, per la natura dell’attività, ciò è possibile e attuabile senza un onere sproporzionato;
- limitare i contatti;
- obbligo di indossare la mascherina nei locali e nei veicoli condivisi;
- arieggiare ogni 1-2 ore per 5-10 minuti;
- mantenere la distanza;
- pulire e disinfettare le superfici e le mani.
Posso non presentarmi a lavoro per via del Coronavirus?
No, non è permesso il diritto di non presentarsi a lavoro in mancanza di indicazioni da parte delle autorità perché si tratterebbe di un rifiuto a lavorare infondato e se questo continua il datore di lavoro può anche procedere al licenziamento e non è tenuto al pagamento del salario.
Altro caso è se il lavoratore non si presenta sul posto di lavoro perché le misure di prevenzione – ad esempio il rispetto dell’igiene, del distanziamento, l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine e così via - non sono rispettate nel posto di lavoro. In questo caso i collaboratori hanno diritto a rifiutarsi di lavorare e il datore di lavoro è obbligato a versare il salario. Ovviamente ogni situazione va esaminata tenendo conto anche delle circostanze.
Quali sono le regole per i lavoratori a rischio?
Sono considerate persone particolarmente a rischio gli adulti non vaccinati che soffrono di patologie croniche a uno stadio avanzato come ad esempio:
- ipertensione arteriosa gravi malattie cardiovascolari;
- gravi malattie croniche delle vie respiratorie;
- diabete con complicazioni tardive;
- malattie e terapie che indeboliscono il sistema immunitario;
- cancro;
- forte obesità attestata da una valutazione clinica.
Ogni singolo caso deve essere valutato in merito al rischio e il dipendente deve dichiarare in una dichiarazione personale il rischio particolare a cui è esposto; d’altra parte il datore di lavoro può richiedere un certificato medico. Le misure decise per proteggere i lavoratori a rischio devono essere documentate per iscritto.
Anche le donne incinte rientrano tra le persone particolarmente a rischio. Infatti il datore di lavoro è tenuto a fare tutto il possibile per evitare che esse si contagino con la Covid-19 sul posto di lavoro.
In caso di esposizione al coronavirus, il pericolo per la salute della madre e del bambino deve essere valutato tenendo conto delle attività e delle misure di protezione adottate. Se sul posto di lavoro le regole di comportamento e di igiene vengono sistematicamente rispettate, nella maggior parte dei casi la probabilità di esposizione si riduce fortemente.
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