Il Consiglio comunale ha voluto riformare una mozione datata 2012, per dotare la Città di un nuovo Regolamento comunale sulla governance delle partecipate.
Il Municipio di Lugano ha approvato il nuovo Regolamento sulla gestione delle entità partecipate della Città. La nuova normativa dà seguito alla mozione “Governance per le partecipate” dell’11 novembre 2012. Si tratta di una prima in Ticino.
Il nuovo Regolamento dà seguito alla volontà del Consiglio comunale espressa nella mozione “Governance per le partecipate” dell’11 novembre 2012 (inoltrata dai Consiglieri comunali PLR Giordano Macchi, Roberto Badaracco, Michele Bertini e Giovanna Viscardi), approvata dal Legislativo il 14 maggio 2018. La mozione chiedeva che la Città si dotasse di un Regolamento comunale sulla governance delle partecipate.
Cos’è la corporate governace?
La corporate governance (governo d’impresa) comprende principi e regole che disciplinano i rapporti tra azionisti, amministratori e direzione operativa di una società allo scopo di mettere in atto una gestione aziendale efficace, un rischio limitato di azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori e migliori possibilità di finanziamento, grazie a trasparenza e controllo.
Nella public corporate governance, dove l’azionariato dell’impresa è prevalentemente pubblico, occorre definire regole e procedure chiare, che consentano da un lato di mantenere un controllo pubblico sull’attività societaria e, dall’altro, di rispettare l’autonomia di una società di diritto privato.
Di fondamentale importanza è la regolamentazione dei rapporti tra strategia del proprietario (gli azionisti, tra cui appunto l’ente pubblico) e strategia aziendale della società partecipata (di competenza del consiglio d’amministrazione della società).
I pilastri del nuovo Regolamento
Il Regolamento approvato dal Municipio si basa su due pilastri:
- Il primo definisce ruoli chiari dell’Esecutivo e del Legislativo, dove l’Esecutivo ha il compito operativo e di gestore anche per quanto attiene ai rapporti e alle istruzioni dei rappresentanti della Città negli organi delle società partecipate, mentre al Legislativo è affidata l’alta vigilanza.
- Il secondo pilastro prevede regole trasparenti che uniformano la gestione delle partecipate.
Che cosa regolamenta la normativa
La nuova normativa stabilisce i principi per una gestione mirata e un controllo sistematico da parte della Città relativa alla partecipazione del Comune in società anonime ordinarie, oppure a un’economia mista nelle quali il esso possiede una quota superiore al 50% nel capitale azionario e che hanno un’importanza strategica per il Comune poiché perseguono importanti compiti pubblici.
In particolare, la normativa (16 articoli suddivisi in 5 titoli) regolamenta:
- I criteri per la scelta dei membri dei consigli di amministrazione, con un’attenzione particolare alle competenze specifiche necessarie a un’adeguata composizione dei consigli di amministrazione
- Competenza di proposta e scelta dei profili da parte del Municipio e nomina affidata al Legislativo;
- I casi in cui Municipio e/o il Consiglio comunale possono impartire istruzioni ai propri rappresentanti
- Prescrizioni relative alla revoca dei rappresentanti;
- Norme sul conflitto d’interesse
- Regole sul segreto per le informazioni acquisite nelle partecipate;
- Impostazione trasparente delle retribuzioni
- Modalità di reporting e controlling
Ruolo limitato di Municipio e Consiglio comunale
I principi strategici relativi alla gestione delle partecipate sono definiti annualmente dal Municipio e vengono sottoposti al Consiglio comunale per discussione. Né Municipio né Consiglio comunale possono influire direttamente nella definizione delle strategie aziendali o nella gestione delle partecipate, imponendo mezzi e modalità alle società per il raggiungimento degli obiettivi della Città.
La gestione aziendale e operativa della partecipata, così come la definizione della specifica strategia societaria, è una competenza esclusiva del consiglio d’amministrazione.
La scelta dei rappresentanti della Città
Per quanto concerne i rappresentanti del Comune nelle partecipate, la proposta di Regolamento è coerente con le indicazioni del Consiglio comunale: sono stati introdotti chiari criteri per la scelta dei rappresentanti della Città delegati in ciascuna partecipata
- Le proposte dei profili dei rappresentanti sono elaborate dal Municipio e sottoposte al Consiglio comunale
- Si introduce il divieto di nominare consiglieri comunali quali membri di organi di partecipate, limitando quella di municipali e collaboratori dell’amministrazione comunale ai casi in cui ciò è utile per l’esecuzione di compiti comunali o per la salvaguardia dell’interesse pubblico
- La politica retributiva è una competenza della società stessa, per diritto superiore, mentre viene chiarita la destinazione a favore della Città di eventuali retribuzioni a collaboratori delegati dal Comune quali suoi rappresentanti nei consigli di amministrazione di partecipate.
Le partecipate finora coinvolte
L’elenco delle partecipate sarà stabilito e aggiornato regolarmente tramite un‘ordinanza municipale. Allo stato attuale, il nuovo Regolamento si applicherebbe, con riferimento alle partecipazioni della Città, a: Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA; AIL Servizi SA; Avilù SA; Casinò Lugano SA; Società Funicolare Cassarate - Monte Brè SA; Trasporti Pubblici Luganesi (TPL) SA; Verzasca SA.
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