Ora il testo passa in votazione in Senato e poi alla Camera.
Finalmente, dopo quasi un anno di stallo, il Senato italiano in Commissione congiunta Esteri e Finanze ha dato il via libera al testo di ratifica dell’accordo fiscale tra Svizzera e Italia. A darne l’annuncio sul proprio profilo Facebook, il primo firmatario del provvedimento, ovvero il vice presidente vicario dei senatori del Patito Democratico, Alessandro Alfieri. «È un grande risultato che ci rende estremamente soddisfatti - ha scritto Alfieri su Facebook -. Il testo approvato oggi è frutto di un lungo percorso di ascolto, confronto e concertazione con le forze sociali e le comunità dei comuni di confine per cui mi sono speso in prima persona».
Una giornata storica che segna a distanza di quasi cinquant’anni una svolta nel futuro del frontalierato. Il documento andrà a sostituire il precedente accordo del 1974, apportando un vero e proprio cambiamento per coloro che diventeranno frontalieri a partire dal primo gennaio 2024.
Commento di Andrea Puglia
«Tutte le nostre richieste sono state accolte e non modificate - commenta soddisfatto a Moneymag Andrea Puglia, direttore dll’Ufficio frontalieri dell’Ocst -. Quindi l’aumento della franchigia a €10’000, la deducibilità degli assegni famigliari e degli oneri sociali pagati in Svizzera, tutto è stato accettato». Queste misure, «andranno ad ammortizzare gli impatti del nuovo Accordo fiscale sui nuovi frontalieri». «Ricordiamo ancora una volta che in base all’art. 9 dell’accordo stesso, i "vecchi frontalieri" della fascia di confine non subiranno alcun aggravio d’imposta».
Chi è già frontaliere è tutelato
Nel nuovo accordo è previsto un quadro normativo a tutela di chi oggi è già un lavoratore frontaliere, consentendogli di mantenere l’attuale regime di fiscale, fino al raggiungimento della pensione, anche in presenza di periodi di disoccupazione. Anche ai comuni di frontiera sono stati garantiti i ristorni, in modo da poter continuare a erogare i servizi per i propri cittadini grazie a questi introiti. Sarà poi creato un fondo per i progetti infrastrutturali e socio economici destinati ai territori di confine.
Nuovi frontalieri
I nuovi frontalieri avranno invece diritto a uno sconto fiscale, grazie all’innalzamento della franchigia a 10 mila euro. Inoltre, è stato approvato un ordine del giorno che impegna il governo a innalzare l’indennità di disoccupazione per i lavoratori, in caso di perdita del posto di lavoro.
Il testo andrà ora in votazione in Senato e poi alla Camera.
Svizzera, approvazione già lo scorso marzo
In Svizzera, le Camere federali avevano già adottato a larghissima maggioranza, il 18 marzo del 2022, il Decreto federale ad approvazione dell’accordo tra Svizzera e Italia per l’imposizione dei lavoratori frontalieri e il corrispondente protocollo. Il Consiglio nazionale aveva detto “sì” con 183 voti contro 5 e 3 astenuti, mentre gli Stati lo hanno fatto senza voti contrati (38 “sì” e 3 “astenuti”).
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