Sette persone su 10 impiegate nella Confederazione hanno espresso giudizi più che lusighieri quanto a coinvolgimento e rapporti con i superiori. Piace anche il lavoro mobile: il 64% vorrebbe incrementarlo.
Lavorare per l’amministrazione federale? Sempre bello, in fondo. La percentuale dei soddisfatti non scende; anzi, da dieci anni a questa parte tende a salire e ha raggiunto, quest’anno, il 72%, a fronte di un già ottimo 70% nel 2012. Segnalando la Confederazione come uno dei migliori datori di lavoro in Svizzera.
Un piccolo passo in avanti rispetto al 2021
I numeri del sondaggio commissionato anche quest’anno, allo scopo di verificare l’umore del personale ed eventualmente provare a correggerlo al rialzo, sono dunque lusinghieri. Circa 1500, per l’esattezza 1517, i moduli distribuiti per la compilazione fra il 17 ottobre e l’11 novembre, 1061 quelli raccolti: una trentina in meno dello scorso anno ma con risultati analoghi. Per il 72% delle persone, un punto percentuale in più del 2021, l’amministrazione federale è il datore di lavoro ideale.
Benvenuto smartworking: facciamone di più
Rispetto all’anno scorso, hanno ricevuto una valutazione leggermente migliore in particolare il coinvolgimento del personale, che si sente gratificato dai legami stabiliti e dall’impegno che ha saputo dimostrare. Pollice su anche per la gestione da parte dei superiori diretti e il lavoro mobile, che ha raccolto l’84% dei consensi. Il 64% auspica noltre di poterlo incrementare.
La vita privata ne trae beneficio
Riguardo alla conciliabilità tra lavoro e vita privata, quest’anno il valore è rimasto stabile al 75%. Non è un segno negativo, piuttosto il frutto di un incremento marcato che si era già registrato negli scorsi anni e del raggiungimento di un ottimo equilibrio. Nemmeno la digitalizzazione abbassa l’indice di gradimento: non è considerata come un ostacolo da superare con difficoltà, ma come un’opportunità da cogliere con entusiasmo e l’aiuto che l’amministrazione sa dare al proprio personale. Parola di otto lavoratori su 10.
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