Le difficoltà maggiori si riscontrano nella fabbricazione di macchinari e apparecchiature e nel ramo della sanità e dell’assistenza sociale.
Cresce ancora il numero di posti di lavoro in Svizzera nel terzo trimestre di quest’anno. L’incremento tra luglio e settembre si è attestato al 2,2% su base annua (destagionalizzato +0,2% rispetto al trimestre precedente). Convertite in equivalenti a tempo pieno, le cifre occupazionali sono salite del 2,4% nello stesso periodo. Lo dichiara il rapporto diffuso dall’Ufficio federale di statistica venerdì mattina, dal quale si evince inoltre che sono stati contati il 26’100 posti liberi, ovvero il 26.6% in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e che l’indicatore delle previsioni di evoluzione dell’occupazione tende tuttora al rialzo, al 2,4%.
5 milioni di impieghi
Secondo la statistica, in Svizzera tra luglio e settembre sono stati contati complessivamente più di 5 milioni di impieghi nei settori secondario e terziario, con un incremento del 2,2% a 115mila posti di lavoro su base annua. Per quanto riguarda industria e costruzioni (settore secondario), l’occupazione è salita del 2% a 22mila posti, nei servizi (settore terziario) del 2,3% a 94mila posti. Espresso in equivalenti a tempo pieno (ETP), il volume di impieghi ammontava a 4,184 milioni di posti (+2,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’impiego in equivalenti a tempo pieno è salito nel settore secondario (+19 000 ETP; +1,9%) e nel terziario (+78 000 ETP; +2,5%).
Al netto delle variazioni stagionali, l’occupazione è aumentata dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Nei settori secondario e terziario, sempre al netto delle variazioni stagionali, si è quindi osservata una progressione dell’occupazione rispettivamente del +0,8 e del +0,4%.
Boom di assunzioni nella ristorazione
Nel segmento delle costruzioni l’occupazione è cresciuta dell’1% a 4mila posti, nel manifatturiero del 2,4% a 16mila posti. Il terziario si è contraddistinto per essere variegato: nel ramo dei servizi di alloggio e ristorazione l’occupazione ha assistito a un’impennata del 7,6% a 18mila posti, seppure meno marcata rispetto al trimestre precedente. L’unico settore in cui si è registrato un lieve calo dell’occupazione su base annua è stato il commercio a -0,1%.
Aumentano i posti di lavoro in tutte le regioni
Complessivamente, nel terzo trimestre l’occupazione è aumentata in tutte le Grandi regioni della Svizzera, tra l’1 della Svizzera Orientale e il 3% della regione del Lemano, sia nel settore secondario che terziario. Gli aumenti più elevati nel settore secondario sono stati registrati nelle Grandi Regioni del Lemano e della Svizzera centrale (risp. del 2,9 e 2,8%). Nel settore terziario, sono state le Grandi Regioni del Ticino (+3,2%), di Zurigo e del Lemano (+3,0% ciascuna) a registrare progressioni consistenti.
Numero elevato di posti liberi
Sulla piazza economica svizzera, come anticipato, si contavano 26 100 posti liberi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il numero di posti liberi è salito sia nel settore secondario (24,1%) sia in quello terziario (27,4%). Il tasso totale di posti liberi era pari al 2,3%, attestandosi al 2,6% nel settore secondario e al 2,2% in quello terziario.
Evoluzione dell’occupazione
Nel terzo trimestre di quest’anno il 69,6% delle aziende intendeva mantenere stabile il proprio organico per il trimestre successivo, a fronte del 71,2% dell’anno precedente. Il 14,2% prevedeva di aumentare gli impieghi, in crescita rispetto all’11,8% dell’anno scorso, il 3,5% riteneva di dovere ridurli, contro il 3,7% del 2021. Il 12,7% delle 18mila imprese interrogate (contro il 13,3% nello stesso trimestre dell’anno precedente) non ha risposto alla domanda.
L’indicatore delle previsioni di evoluzione dell’occupazione, calcolato in base a tali dati, è salito rispetto all’anno precedente del 1,4% a 1,06. L’aumento è da ascrivere sia al settore secondario (1,08; +1,3%) che a quello terziario (1,06; +1,4%).
Manca personale qualificato
Permane la difficoltà di reclutamento di personale qualificato, aumentando su base annua del 41,2% a 6,8 punti percentuali. Evidenti soprattutto nel secondario nella fabbricazione di macchinari e apparecchiature (78,6%, +12,2 punti percentuali) e nel terziario nel ramo sanità e assistenza sociale (54,3%, +7,3 punti percentuali).
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