Assemblea Unia a Berna per definire la scaletta delle priorità nei prossimi mesi.
Il prossimo autunno sarà all’insegna della lotta per assicurare il potere d’acquisto. Lo annunciano i responsabili del sindacato Unia, che hanno deciso il lancio di una campagna a favore di aumenti salariali generali per compensare la perdita di potere di acquisto maturata in questi anni. Riuniti in assemblea, i delegati Unia a Berna hanno rilevato che, mentre i salari ristagnano, il costo della vita continua a crescere, i premi delle casse malati esplodono e il costo dell’energia e gli affitti aumenta.
Massima urgenza
Per la presidente di Unia Vania Alleva la situazione è seria: «La questione fondamentale è se si riesce a sbarcare il lunario, se si è ancora in grado di pagare l’affitto, il riscaldamento, i premi della cassa malati, il dentista, la mobilità. In che mondo vivono i datori di lavoro che si lamentano dalla mattina alla sera per la carenza di manodopera specializzata, ma che allo stesso tempo pretendono che il personale rinunci ad aumenti salariali?».
Aumento dei salari minimi
Secondo Unia gli utili e gli incrementi della produttività devono essere distribuiti in modo più equo. Le lavoratrici e i lavoratori che percepiscono salari bassi e risentono particolarmente dell’aumento del costo della vita hanno il maggiore ritardo da colmare.
Per loro sono necessari non solo aumenti salariali generali, ma anche salari minimi migliori e vincolanti per tutti. Unia chiede salari minimi di 4500 franchi e di 5000 franchi per le lavoratrici e i lavoratori con un titolo professionale.
Autunno caldo
I risultati ottenuti dall’imponente sciopero delle donne del 14 giugno hanno spinto le delegate e i delegati di Unia a definirsi motivati e pronti ascendere in piazza quest’autunno per lottare a favore di salari e rendite migliori.
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