Il tasso di interesse minimo sarà dell’1,25%.
Il tasso di interesse minimo della previdenza professionale sale dallo 0,25% all’1,25%. La decisione arriva dal Consiglio federale con effetto da gennaio 2024. Il tasso si inserisce nella norma sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP).
Il rendimento nel 2021
Il 2021 è stato un ottimo anno per le obbligazioni, le azioni e gli investimenti in immobili. Infatti, nonostante il tasso d’interesse corrisposto sulle obbligazioni della Confederazione con scadenza a dieci anni era pari a -0,13 per cento nel dicembre 2021, non c’erano gli effetti dell’inflazione che abbiamo riscontrato tra il 2022 e il 2023.
Il rendimento nel 2022
Il 2022 ha visto obbligazioni e azioni con il segno meno, con lo Swiss Performance Index che ha perso il 16,5%. L’aumento dei tassi di interesse ha poi portato Swiss lo Bond Domestic AAA – BBB a perdere il 12,9%. L’andamento sfavorevole dei mercati finanziari ha fatto il resto.
Cosa è successo nel 2023 finora
Le casse pensioni hanno perso lo 0,85%, come attestato anche da Credi Suisse, ma nella fine di settembre 2023 le obbligazioni hanno finalmente mostrato un tasso di interesse con il segno più, ovvero con il +1,09%. Infatti ora il tasso di interesse della Banca Nazionale Svizzera è del’1,75%.
Gli istituti di previdenza hanno avuto un grado di copertura del 110% senza la garanzia dello Stato, con una situazione che è rimasta stabile e che si trova corrispondente al periodo pre-pandemia 2019. I tassi di interesse sono aumentati accanto all’inflazione, così le prospettive sui rendimenti sono aumentate. Le performance del 2° pilastro si sono, invece, abbassate. Il tasso di interesse aumentato all’1,25% appare così giustificato per dare fiato alla previdenza professionale, ma senza un interesse esagerato che possa causare un danno in futuro.
Il parere della Commissione federale
La Commissione federale si è pronunciata sul nuovo tasso di interesse per la previdenza professionale lo scorso 4 settembre. I sindacati chiedevano il 2% di interesse, la Fédération des entreprises romandes e la Società degli impiegati di commercio preferivano l’1,5%. L’Unione svizzera dei contadini e l’Unione svizzera delle arti e mestieri indicavano l’1%, mentre l’Unione svizzera degli imprenditori parlava dello 0,75%.
La questione previdenza è sempre molto accesa in Svizzera, per via delle diverse componenti e dei costi che ognuno sostiene in base alla propria situazione finanziaria. Si spera che l’aumento del tasso di interesse di un punto percentuale possa aiutare le persone che aspettano di andare in pensione senza che il cambiamento incida sui conti pubblici.
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