Il sindacato Unia e la federazione sindacale internazionale UNI Global Union chiedono che gli autisti siano reintegrati immediatamente.
All’inizio dell’anno, cinque autisti ticinesi del colosso di spedizioni DPD sono stati licenziati dal loro subappaltatore con il pretesto che “rendono poco”. Oggi stanno protestando a Parigi sotto alla società madre di DPD, La Poste, criticando il suo atteggiamento anti-operaio.
Gli interessati hanno inoltre recapitato uno scritto ai dirigenti di La Poste, in cui affermano che la società deve assumersi le proprie responsabilità.
A questo proposito, il sindacato Unia, di cui i lavoratori sono membri, che aveva già recentemente raccontato il caso di una lavoratrice svizzera discriminata sul posto di lavoro, chiede che li autisti siano reintegrati immediatamente. Inoltre, la federazione sindacale internazionale UNI Global Union ha promosso una lettera di protesta internazionale con lo stesso obiettivo.
Gli autisti affrontano i dirigenti postali in Francia
Oggi, 24 febbraio, a Parigi, tre dei lavoratori licenziati hanno richiamato l’attenzione dei dirigenti della società madre La Poste sulla loro situazione.
Con un’azione davanti alla sede dell’azienda statale francese e una lettera alla direzione, sottolineano l’assenza di dialogo, la mancanza di rispetto del sistema DPD e i licenziamenti scandalosi dei lavoratori.
In particolare, gli autisti avevano formato un collettivo di dipendenti prima del loro licenziamento per cercare il dialogo con l’azienda e migliorare le cattive condizioni di lavoro alla DPD.
Uno scandalo internazionale
La federazione sindacale internazionale UNI Global Union ha lanciato una lettera pubblica di protesta ai dirigenti di DPD Svizzera e della sua società madre GeoPost, chiedendo il reintegro degli autisti licenziati e il rispetto dei diritti sindacali di DPD Svizzera.
Inoltre, circa 1000 persone hanno firmato una petizione a DPD chiedendo il reintegro degli autisti, la fine della repressione antisindacale e un miglioramento delle condizioni di lavoro al servizio pacchi.
Il «sistema DPD»
Alla DPD, gli autisti sono assunti dai subappaltatori. Gran parte della responsabilità dell’azienda viene scaricata su questi ultimi, che dipendono quasi totalmente da DPD.
In termini di organizzazione del lavoro, gli autisti sono completamente integrati nel «sistema DPD»: indossano le uniformi, si presentano ai clienti come rappresentanti DPD, guidano tutti gli stessi veicoli con il logo della società, i loro viaggi sono monitorati e le loro prestazioni sono valutate da DPD.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter