L’aumento dei tassi da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) a dicembre ha provocato un aumento di 0,4 punti percentuali dei tassi per le ipoteche decennali.
I numeri parlano chiaro. L’ultimo trimestre dello scorso anno è stato caratterizzato da un aumento dei tassi ipotecari. I tassi di riferimento per i mutui quinquennali a tasso fisso sono aumentati di 0,26 punti percentuali al 2,79 per cento da inizio ottobre a fine dicembre, e quelli per i mutui decennali di 0,1 punti percentuali al 3,02 per cento. Lo dimostrano i dati di HypoPlus, lo specialista ipotecario del gruppo Comparis.
“L’aumento dei tassi da parte della BNS a dicembre è stato in linea con le aspettative. La BNS non sta più inseguendo l’inflazione. Ciò calmerà il mercato dei tassi di interesse. Tuttavia, le oscillazioni nella fascia pluriennale sono ancora forti", spiega Leo Hug, esperto di finanza di Comparis.
Un terzo vuole cambiare mutuo
In uno studio rappresentativo, Comparis ha rilevato che il 62,6% di tutte le abitazioni è finanziato esclusivamente da un’ipoteca a tasso fisso. Nel 14,7% dei casi esiste una forma mista di mutuo a tasso fisso e mutuo Saron variabile. Solo il 10,6% di tutte le abitazioni è finanziato esclusivamente da un mutuo Saron, ossia il tasso d’interesse medio dei prestiti effettuati dagli istituti finanziari in Svizzera
Il turbolento mercato dei mutui dello scorso anno ha messo in allerta molti mutuatari. Tra quelli che hanno attiva un’ipoteca, il 13,5% vorrebbe passare a un’ipoteca a tasso fisso o aumentare la percentuale di ipoteche a tasso fisso a causa della mutata situazione dei tassi d’interesse. Il 17,5% sta pensando di passare a un’ipoteca Saron o almeno di espandere la quota Saron.
Un quarto ridurrebbe il debito
La percentuale di coloro che si sentono a disagio con il livello del proprio debito a causa dell’attuale situazione dei tassi di interesse è notevolmente elevata. Il 26,3% vuole quindi ridurre il proprio debito ipotecario.
"Dietro il desiderio di ridurre il debito ipotecario c’è il timore di tassi d’interesse più elevati a lungo termine", sottolinea Leo Hug. Solo una piccola parte del 6,3% ha dichiarato nel sondaggio che stava valutando la possibilità di aumentare il proprio mutuo.
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