L’Ufficio federale dell’energia ha diffuso i dati relativi ai consumi energetici, in netto aumento su base annua.
Negli ultimi anni, a causa dell’evoluzione tecnologica e con l’avvento di smartphone, asciugatrici, condizionatori e da ultimo le auto elettriche, solo per citarne alcuni, la richiesta mondiale di energia è aumentata esponenzialmente. Non è di meno la Svizzera, dove solamente nel 2021 è cresciuta del 6,3% su base annua a 794’720 terajoule (TJ). Lo comunica l’Ufficio federale dell’energia in una nota stampa in cui spiega che le ragioni principali vanno ricercate nelle temperature più rigide rispetto al 2020 e nell’allentamento delle restrizioni intese a combattere la pandemia di Covid-19.
Temperature più rigide
L’inverno del 2021 è stato contraddistinto da temperature più rigide rispetto all’anno precedente. Dunque, il numero di gradi giorno, un importante indicatore del consumo energetico a fini di riscaldamento, è aumentato del 15,3% rispetto al 2020. Si sono inoltre intensificati leggermente anche alcuni fattori che determinano, sul lungo periodo, una tendenza alla crescita dei consumi di energia: la popolazione residente permanente (+0,8%), il prodotto interno lordo (+3,7%), il parco veicoli (+1,1%) e il parco immobili (tendenza all’aumento, ma non sono ancora disponibili cifre dettagliate). L’aumento dell’efficienza energetica e gli effetti delle sostituzioni hanno invece un effetto attenuante sulla crescita del consumo energetico. Le analisi a posteriori condotte annualmente, che verranno pubblicate nell’ottobre 2022, forniranno ulteriori spiegazioni sui fattori determinanti per l’evoluzione del consumo energetico.
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Lieve aumento del consumo di carburante
L’impatto della pandemia di COVID-19 nel 2021 si è ancora manifestato soprattutto nel consumo di carburante. Le vendite di cherosene sono sì aumentate dell’11% rispetto all’anno precedente, ma sono tuttora inferiori alla metà del consumo registrato nel 2019. Il consumo di benzina e diesel è aumentato complessivamente dell’1,6 per cento (benzina: +2,2%, diesel: +1,1%), attestandosi però ancora una volta a un valore inferiore del 7 per cento circa rispetto al 2019. Globalmente, i combustibili fossili rappresentano circa un terzo (29,3%) del consumo finale di energia.
Diminuisce consumo di biocarburanti
Al pari dell’anno precedente, dopo un aumento costante registrato negli anni 2014-2019, il consumo di biocarburanti è diminuito anche nel 2021 (-9,5%). La loro quota rispetto al totale delle vendite di benzina e diesel è pure diminuita leggermente, attestandosi al 3,3 per cento (2020: 3,7%).
Aumento del consumo di vettori energetici per il riscaldamento
Il clima più rigido del 2021 ha determinato un aumento significativo del consumo di vettori energetici per il riscaldamento. Il consumo di olio da riscaldamento extra-leggero è cresciuto del 10,9% rispetto all’anno precedente, quello di gas naturale dell’8,3%. Anche il consumo di elettricità è aumentato (+4,3%). Questi tre vettori energetici costituiscono più della metà del consumo finale di energia (55,3%).
Si ricorre al carbone
L’impiego energetico dei rifiuti industriali ha subito un incremento del 3,6 per cento (quota del consumo finale di energia: 1,5%). Anche il consumo di carbone è aumentato leggermente (+1,1%). Nel 2021 non sono invece stati consumati oli da riscaldamento pesanti e il consumo del coke di petrolio è calato del 14,3 per cento. Questi tre vettori energetici rappresentano una percentuale molto esigua del consumo finale di energia (inferiore all’1%).
Aumenta anche il consumo di energie rinnovabili
Le temperature rigide hanno avuto ripercussioni anche su tutti i vettori energetici rinnovabili impiegati per riscaldare. Il consumo di legna da ardere e del calore a distanza hanno subito un incremento rispettivamente del 16,4 e del 9,7 per cento. Anche l’impiego di calore ambientale mediante pompe di calore è cresciuto in modo significativo (+17,7%), mentre il consumo solare termico è rimasto al livello dell’anno precedente. Globalmente, la percentuale di questi vettori energetici rispetto al consumo finale di energia si è attestata all’11,8% (legna da ardere: 5,8%, calore ambiente: 2,8%, teleriscaldamento: 2,9%, solare termico: 0,3%).
Biogas
L’impiego diretto di biogas è cresciuto del 2,7%. Considerando anche la quantità di biogas immessa nella rete di gas naturale (nella statistica alla voce «gas»), risulta un aumento del consumo di biogas pari all’1,6%. Nel 2021, la quota di biogas immesso sul consumo di gas totale è stata pari all’1,1% (2020: 1,2%).
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