Il sito specializzato bonus.ch ha rivolto questa domanda a oltre 4.700 tra assicurate e assicurati chiedendo loro soluzioni alternative.
Nel 2023, i premi malattia in Svizzera sono aumentati in media del 6.6%. Il 2024 non si prospetta migliore: è già annunciato un nuovo forte rialzo.
A fronte di questi dati, viene da chiedersi se la popolazione svizzera sarebbe pronta ad accettare un certo numero di compromessi per ridurre il premio dell’assicurazione malattia.
Il sito specializzato bonus.ch ha rivolto questa domanda a oltre 4’700 tra assicurate e assicurati, imponendo loro di scegliere soltanto una delle proposte seguenti:
• Riduzione delle prestazioni dell’assicurazione di base
• Chiusura di alcuni ospedali
• Obbligo di consultare in primo luogo un medico generico piuttosto che direttamente uno specialista
• Obbligo di consultare in primo luogo un farmacista in caso di malattia (ciò significa che i farmacisti sarebbero autorizzati a praticare consultazioni)
• Passaggio da CHF 300.- ad un importo superiore per la franchigia minima
• Aumento dell’aliquota percentuale da CHF 700.- a un importo superiore
• Nessuna misura
I risultati
Un primo dato da rilevare afferma che quasi un quarto del campione rifiuta qualsiasi tipo di compromesso e concessione. La misura meglio tollerata è l’obbligo di consultare il medico generalista prima di qualsiasi altro (35%).
Per il resto, le opinioni sono molto divise, e tutte le altre proposte raccolgono pochi consensi: il 12% ammetterebbe la consultazione preliminare di un(a) farmacista, il 10% la chiusura di un certo numero di istituti ospedalieri, il 9% l’aumento della franchigia minima, il 6% la riduzione delle prestazioni e il 4% l’aumento dell’aliquota percentuale.
Riduzione del premio
La Svizzera romanda è la regione che manifesta la minore apertura verso un compromesso in cambio di una riduzione dei premi malattia: il 27% del campione non accetterebbe nessuna delle misure propose, un tasso che scende al 25% in Svizzera italiana e al 20% in Svizzera tedesca.
Si rileva inoltre che il 27% delle assicurate non ammetterebbe nessuna delle misure proposte, mentre ad avere questa opinione è il 21% degli assicurati.
Dati a confronto
E’ dal lontano 2009 che il portale di confronto online bonus.ch offre ai cittadini svizzeri l’opportunità di esprimere le loro opinioni riguardo all’ambito delle assicurazioni sanitarie. Nel mese di giugno più di 4.700 individui hanno partecipato a un’indagine di valutazione e hanno giudicato diversi aspetti delle loro compagnie assicuratrici. Tra i parametri presi in esame figurano l’incremento delle tariffe, la chiarezza delle informazioni fornite dalle casse malati, la qualità delle prestazioni fornite e l’efficacia del servizio clienti.
Cassa malattia: cosa pensano gli svizzeri?
In un contesto in cui il rincaro generale del costo della vita è una realtà, l’aumento delle tariffe delle polizze sanitarie esercita una pressione crescente sul bilancio delle famiglie svizzere. Quasi l’80% degli assicurati del paese elvetico nutre preoccupazioni in merito, trovandosi talvolta costretto a stringere la cinghia nelle spese quotidiane. Tra costoro, il 18% prevede di ridurre le spese essenziali, come quelle per il cibo e il riscaldamento, mentre il 21% prevede un impatto sulle spese dedicate a vacanze e svaghi. Nel frattempo, il 27% ha l’intenzione di tagliare altre voci di spesa. È emerso che il 13% dei partecipanti all’indagine sta contrastando gli aumenti di costo agendo direttamente sulle loro polizze assicurative, ad esempio modificando la franchigia o il modello di copertura (7%), o addirittura cambiando compagnia assicuratrice (6%). Infine, il 21% dei partecipanti non manifesta particolari inquietudini riguardo alla propria situazione finanziaria.
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