L’intervento interessa il muraglione di contenimento del bacino artificiale situato a 1927 metri di quota.
Nelle scorse ore, sette grandi fornitori di elettricità regionali in Svizzera, tra cui la ticinese AET (Azienda elettrica ticinese), hanno firmato dei contratti con la comunità di interessi IG Solalpine. L’intento, ha scritto la NZZ am Sonntag, consiste nel costruire fino a una decina di centrali solari ad alta quota. Le zone di alta montagna, infatti, presentano dei significativi vantaggi poiché anche in inverno possono fare affidamento a una grande quantità di luce. Grazie alla loro posizione strategica, al di sopra della quota nebbia, e grazie al riflesso della neve, consentono di produrre fino alla metà della loro energia annuale, a fronte del quantitativo prodotto in pianura che scende al 30%.
EWZ e la diga della Valle di Lei
La parete della diga nella Valle di Lei, Cantone dei Grigioni, ospiterà un impianto fotovoltaico di notevoli dimensioni. Dopo quello realizzato alla diga dell’Albigna, nella Val Bregaglia grigionese, questo è il secondo progetto in alta quota sviluppato da EWZ. Situato a 1927 metri di quota, il muraglione del bacino della Valle di Lei fu realizzato da operai italiani nel 1961. L’impianto fotovoltaico sarà composto da 1.000 moduli che garantiranno una produzione di circa 380 megawattora (MWh) all’anno.
Nel progetto coinvolta anche l’AET
Sulla notizia è poi intervenuto il direttore dell’AET Roberto Pronini, che ai microfoni della RSI ha commentato: «l’obiettivo è di avere in servizio in Svizzera entro il 2025 un primo parco di almeno una decina di gigawattora».
Pronini conferma il presupposto da cui nasce la volontà di promuovere questo tipo di centrali: consentire alla Svizzera di fronteggiare l’eventuale penuria di elettricità prevista per i prossimi inverni, stagione durante la quale già oggi è costretta a importare energia.
«L’idea è di sviluppare» insieme ai partner nell’iniziativa «aspetti pianificatori, giuridici e tecnici, per non fare in dieci la stessa cosa, e partire da lì per sviluppare i progetti esecutivi». Progetti «fra Vallese, Grigioni e non solo» a cui anche l’AET potrebbe partecipare.
Si cercano terreni
IG Solalpne intanto è alla ricerca di terreni. Ma non saranno implementati in zone completamenti naturali. Piuttosto saranno eletti quelli dove l’uomo è già presente con strade e allacciamenti. I parchi assumeranno dimensioni pari «a uno o più campi da calcio».
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