In Cina la disoccupazione giovanile tocca livelli record: stop alla pubblicazione dei dati

Redazione

16/08/2023

16/08/2023 - 10:53

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La decisione del National Bureau of Statistics di non fornire i tassi di disoccupazione tra i giovani compresi tra i 16 e i 24 anni.

In Cina la disoccupazione giovanile tocca livelli record: stop alla pubblicazione dei dati

Niente più informazioni sulla disoccupazione giovanile. La Cina ha deciso di interrompere la divulgazione dei dati mensili per questa fascia di lavoratori, a causa dei livelli negativi record raggiunti negli ultimi mesi. Una situazione che testimonia il difficile contesto del Paese, caratterizzato da una profonda crisi economica.

Analisi più approfondita

A darne nmotizia martedì è stato il National Bureau of Statistics (NBS) durante la pubblicazione regolare dei suoi indicatori economici mensili, che non ha fornito i tassi di disoccupazione tra i giovani compresi tra i 16 e i 24 anni. Le autorità hanno giustificato questa decisione sostenendo che il numero degli studenti appartenenti a questa fascia d’età è aumentato negli anni recenti e che la loro priorità dovrebbe essere l’istruzione, anziché la ricerca di un’occupazione. Il National Bureau of Statistics ha annunciato che intraprenderà un’analisi più approfondita per perfezionare lo studio e che i dati saranno resi disponibili una volta che questo processo sarà concluso.

La situazione in Cina

Tra aprile e giugno, i tassi di disoccupazione tra i 16 e i 24 anni in Cina sono aumentati rispettivamente al 20,4%, al 20,8% e al 21,3%. Sono 11,6 milioni i laureati in cerca di lavoro. I segnali di rallentamento sono quindi visibili: la spesa dei consumatori, la produzione industriale e gli investimenti fissi hanno tutti subito un ulteriore decremento a luglio rispetto all’anno precedente..

Vendite al dettaglio

Le vendite al dettaglio sono cresciute del 2,5% nel mese scorso rispetto all’anno precedente, rallentando rispetto all’incremento del 3,1% registrato a giugno. Questa è stata la crescita più debole nel consumo dallo scorso dicembre, quando la Cina ha revocato le restrizioni imposte a causa della pandemia. La produzione industriale a luglio, è aumentata del 3,7% rispetto all’anno precedente, in contrapposizione alla crescita del 4,4% registrata a giugno.

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