Il Consiglio federale ha incaricato il Defr di presentare entro la fine di ottobre una proposta di ulteriore proroga all’ordinanza per una riserva di gas.
Sul fronte del mercato energetico le acque sembrano apparentemente calme. Ma per la task force del settore del gas, la carenza del metano potrebbe continuare per almeno i prossimi tre anni. Per questo il Consiglio federale ha deciso di costituire una riserva di gas per l’inverno 2024/25. Lo si apprende da una nota stampa diffusa in mattinata, dalla quale emerge che l’Esecutivo ha incaricato il Defr di presentargli entro la fine di ottobre 2023 una proposta di ulteriore proroga.
Riserva di gas nei Paesi limitrofi
Nel maggio del 2022, era entrata in vigore l’ordinanza per una riserva atta a coprire la fornitura di gas naturale in condizioni di grave penuria nel biennio 2022-2023, prorogata poi lo scorso febbraio. Incaricando i cinque gestori regionali a procurarsi una riserva fisica di metano nei Paesi limitrofi, pari al 15% (circa 6 TWh) del consumo annuo di gas della Svizzera (circa 35 TWh).
La Svizzera ha adottato un comportamento compatible e solidale con quanto imporsto dall’Unione Europea ai suoi Stati membri, ovvero obbligarli a immaginare il 15% del proprio consumo annuale in altri Stati dell’Ue per l’inverno 2023/24.
Agire per tempo per ridurre i costi
Nel proprio piano, la task force sottolinea che le incertezze per l’approvvigionamento del gas sussisteranno per almeno i prossimi tre anni. Una proroga anticipata dell’ordinanza per una riserva di gas per l’inverno 2024/25 consentirà al settore del gas di fare fronte per tempo alla richiesta di capacità di stoccaggio, riducendo così i costi.
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