Cryptosmart, exchange di criptovalute, incontra Gavin Wood e Michele Foletti durante il Decentralized Lugano 2022. Ecco le novità.
Il vasto mondo delle criptovalute è in costante sviluppo e trasformazione. I cambiamenti e le evoluzioni si susseguono al pari degli annunci che ne potrebbero determinare nuovi mutamenti, generando - non è da escluderlo - opportunità per coloro che a vario titolo ne sono coinvolti.
Cryptosmart è la realtà exchange 100% italiana attraverso la quale è possibile comprare, vendere e depositare asset digitali - Bitcoin, Ethereum, Cardano, Polkadot, Dogecoin e Litecoin -, oltre a contribuire a chiarire ogni prossima innovazione ed evoluzione. Nel corso del Decentralized Lugano 2022 del 28 aprile l’azienda ha avuto modo di confrontarsi con Gavin Wood - co-fondatore di Ethereum e di Polkadot, nonché fondatore della Web3 foundation - e con il primo cittadino della Città ticinese, Michele Foletti.
Entrambi hanno rilasciato dichiarazioni interessanti circa i next steps dell’intero comparto.
Cryptosmart intervista Gavin Wood
A Decentralized Lugano 2022, Gavin Wood ha ribadito il rilascio e roll out di XCM, il nuovo formato di cross-consensus messaging (messaggistica cross-consenso) che aiuterà a definire un linguaggio relativo a come dovrebbe essere eseguito il trasferimento di un messaggio tra due blockchains interoperanti.
Un bel passo in avanti per Polkadot, che potrebbe permettere alle parachains di comunicare tra loro, permettendo il trasferimento di NFT tra le varie chains. Facciamo un esempio: sarà possibile prendere in prestito una NFT che rappresenta un determinato item in un videogioco (un’arma, un gadget, ecc.) da un’applicazione di finanza decentralizzata.
Il nuovo format porterebbe con sé un notevole miglioramento in termini di sicurezza e performance, senza contare il perfezionamento dell’intera tecnologia Polkadot, soprattutto guardando ai meccanismi di comunicazioni delle parachains (da considerarsi, come ribadito più volte durante il meeting, un prodotto a supporto di tale tecnologia).
In chiusura, Cryptosmart ha posto alcuni interrogativi a Gavin Wood. L’oggetto? In primo luogo i concetti di decentralizzazione e successivamente l’opinione sugli sviluppi futuri di Polkadot. Infine, le ragioni che lo hanno portato ad allontanarsi da Ethereum.
La sua opinione è che le tecnologie blockchain e il web3 potranno contribuire a dare vita ad applicazioni Internet in una forma più decentralizzata nel pieno rispetto della privacy degli individui, evitando che le comunicazioni diventino bersaglio di governi non democratici interessati al loro controllo.
Gavin Wood ha aggiunto che
“Il decentramento è un mezzo per raggiungere un fine, web3 sta cercando di far sì che le aspettative che le persone hanno siano effettivamente onorate dalla tecnologia.”
Ha poi proseguito:
“Gli utenti si aspettano privacy, se invio un messaggio al tuo Facebook, mi aspetto che sia privato, non mi aspetto che il personale di Facebook lo legga ma la realtà è che molti dipendenti di Facebook possono leggerlo, la realtà è che molti dipendenti del governo possono leggilo anche tu. Questo non è quello che mi aspetto ed è lo stesso con un servizio di pagamento come Paypal, mi aspetto di poter, se voglio, usare Paypal per donare a Wikileaks, ma si scopre che se voglio fare qualcosa quel governo non mi piace.”
L’intervista completa è diponibile su cryptosmart.it
Il sindaco di Lugano, Michele Foletti
Altro prezioso contributo è arrivato da Michele Foletti, sindaco della città di Lugano, che ha illustrato il progetto di “far diventare Lugano il punto di riferimento e capitale europea della blockchain”.
Un piano ambizioso, denominato Lugano Plan B, vero e proprio percorso di ammodernamento della città e di innovazione dal punto di vista del social thinking locale, da indirizzare a favore di una nuova infrastruttura urbana capace di attrarre investimenti e facilitare l’ingresso della tecnologia blockchain nel mondo finanziario.
Il piano include l’applicazione di una blockchain e di Bitcoin su larga scala in città, che produrrebbe un impatto positivo su tutti gli aspetti della vita quotidiana dei cittadini di Lugano, dalle piccole transazioni per i commerci locali a progetti più ambiziosi, come ad esempio il pagamento delle tributi e tasse annuali.
Foletti ha precisato:
“L’idea è nata durante il periodo dell’inizio della Pandemia. All’inizio non conoscevo praticamente nulla, sono rimasto affascinato da questo settore. Abbiamo lavorato ad una blockchain pubblica, l’idea era di creare una blockchain dove le aziende convenzionate che fanno un modo di criptaggio, possono poi iniziare a sviluppare applicazioni sulla blockchain per le loro esigenze, in più questa blockchain è aperta a tutti gli studenti dell’università di Lugano.”
Ha poi aggiunto:
“Ci siamo posti come termine ottobre (ndr. 2022), quando ci sarà un congresso a Lugano sul Bitcoin. In pratica qualsiasi pagamento verrà accettato in Bitcoin, Tether e Luga, dalle imposte alla tassa sui rifiuti al certificato di nascita.”
Una grande sfida per la città di Lugano, che punta a diventare un polo di attrazione per investimenti crypto, centro di interesse per tutti gli stakeholders che ruotano intorno a questo ecosistema.
In collaborazione con Cryptosmart
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