Nonostante il nostro Paese offra importanti opportunità economiche e lavorative, il divario salariale tra donne e uomini è ancora molto importante.
Nella riunione di oggi, il Consiglio federale ha adottato il rapporto sullo studio del divario di retribuzione tra i sessi e di altri indicatori sulle differenze di reddito specifiche tra uomini e donne, fornendo nuove cifre chiave per la Svizzera. Inoltre, il documento offre anche strumenti di interpretazione che aiutano a collocare i risultati in un contesto economico, sociale e istituzionale.
Le differenze salariali tra i sessi
Il rapporto mostra il divario retributivo di genere complessivo (in inglese gender overall earnings gap, GOEG) calcolato per la prima volta per la Svizzera con il metodo svizzero esteso, oltre alle cifre chiave sulle differenze di reddito specifiche in base al genere, anche per quanto riguarda i lavoratori autonomi e il divario pensionistico.
Paragonandolo con il resto dell’Europa, il divario di genere in Svizzera è relativamente elevato per quanto riguarda i redditi e le pensioni. Ciò è dovuto principalmente all’alta percentuale di donne che lavorano a tempo parziale.
Nel 2018 il GOEG per la Svizzera era del 43,2%. Ciò significa che il reddito delle donne, basato su tutte le ore di lavoro nell’età lavorativa compresa tra i 15 e i 64 anni, è inferiore del 43,2% rispetto a quello degli uomini. Il valore di questo indicatore è in costante diminuzione nel tempo.
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Le donne penalizzate sulla pensione
Il divario pensionistico di genere in Svizzera nel 2020 era del 34,6%. Questo dato indica la differenza percentuale delle pensioni medie tra donne e uomini all’età del pensionamento. La pensione annuale totale delle donne di tutti e tre i pilastri (35.840 franchi) in media era inferiore di 18.924 franchi rispetto a quella degli uomini (54.764 franchi). Questo valore è rimasto pressoché invariato dal 2014. Il divario pensionistico tra i sessi riflette le differenze nella partecipazione al mercato del lavoro, le conseguenze dei modelli familiari o di vita e la disuguaglianza salariale tra i sessi osservata nel lungo periodo.
Mentre le donne ricevono in media pensioni leggermente più alte degli uomini dall’AVS (primo pilastro), hanno molte meno probabilità degli uomini di percepire pensioni dal secondo pilastro (49,7% rispetto al 70,6%), e quando lo fanno, le rendite sono in media inferiori di circa il 47% rispetto a quelle degli uomini.
Il divario salariale per i diversi stati civili
Le differenze in base allo stato civile mostrano che il divario pensionistico di genere è più pronunciato tra le coppie sposate, anche se bisogna considerare che le coppie sposate di solito costituiscono un’unità economica unica, poiché mettono in comune i loro redditi. Anche tra i divorziati e i vedovi si osserva un divario pensionistico di genere a favore degli uomini. Al contrario, non si riscontrano differenze tra gli individui single.
In futuro, questi dati chiave saranno regolarmente raccolti, calcolati e pubblicati periodicamente. Inoltre, gli indicatori già consolidati sul divario salariale e sulla sua quota non spiegata, nonché quelli relativi al lavoro non retribuito e alla sua valutazione monetaria, completeranno il quadro delle differenze di reddito tra donne e uomini.
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