Nel 2021, oltre la metà di tutti gli impieghi di gruppi di imprese a controllo estero facevano capo a un gruppo con sede in uno dei tre Paesi che occupano il podio: Germania (23,5%), Stati Uniti (19,6%) e Francia (14,4%).
Nel 2021, circa 1,5 milioni di persone, poco più di un quarto degli impieghi totali, lavoravano per imprese multinazionali o loro controllate. I rami economici maggiormente rappresentati nei gruppi di imprese multinazionali sono quello manifatturiero e quello commerciale. A confermarlo è l’ultima analisi condotta dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Il ruolo delle multinazionali
Alla fine del 2021, in Svizzera ben 35.273 imprese svizzere facevano parte di un gruppo multinazionale. Questi attori economici disponevano di 1.490.397 dipendenti, che rappresentavano poco più di un quarto dell’occupazione totale in Svizzera. Negli ultimi sette anni, l’importanza delle multinazionali è leggermente aumentata. Con l’1,4% dal 2014 al 2020, il tasso di crescita annuo medio degli impieghi nei gruppi di imprese multinazionali è più alto rispetto a quello degli impieghi nell’insieme dell’economia (0,8%).
Multinazionali svizzere ed estere
Nel 2021 le multinazionali nazionali erano preponderanti per il mercato del lavoro rispetto a quelle estere, le quali contavano 16.895 imprese sulle 35.273 totali, con 531.958 impieghi.
Se prendiamo come riferimento gli impieghi totali (circa 1,5 milioni) emerge che le multinazionali a controllo svizzero coordinano una forza lavoro che è quasi il doppio di quella estera.
Per quanto riguarda le cifre d’affari, invece, la proporzione è invertita. Nel 2020 le unità a controllo estero hanno generato un volume d’affari di 1224 miliardi di franchi, circa il doppio rispetto a quelle controllate a livello nazionale. Questo fenomeno è dovuto in particolare alla predominanza di unità a controllo estero nelle attività di commercio all’ingrosso.
In termini di occupazione, dal 2014 al 2020 le multinazionali a controllo estero sono cresciute maggiormente (con una media annua dell’1,7%) rispetto a quelle a controllo nazionale (1,2%).
Andamento occupazionale
In termini occupazionali, il numero dei posti di lavoro nei gruppi di imprese multinazionali non si è ridotto. Il leggero calo dello 0,4% nelle unità a controllo estero è stato compensato dall’aumento dello 0,3% nei gruppi controllati a livello nazionale. Ciò può essere spiegato dal fatto che molti dei rami di attività che sono stati colpiti in modo significativo dalle conseguenze della pandemia (servizi di alloggio, di ristorazione e alla persona) tendono a presentare una bassa presenza di imprese multinazionali.
I settori più rappresentati
I due rami economici maggiormente rappresentati all’interno dei gruppi di imprese multinazionali sono quello manifatturiero e quello commerciale. Insieme, contano 718.000 impieghi e una cifra d’affari di 1545 miliardi di franchi; il che corrisponde a poco più della metà di tutti gli impieghi e a oltre l’80% della cifra d’affari totale di tutte le multinazionali in Svizzera. Il commercio all’ingrosso da solo è responsabile per i due terzi del volume d’affari di tutte le multinazionali.
La top 3 dei Paesi
Tra il 2014 e il 2021 la classifica dei tre principali Paesi in cui hanno sede i gruppi multinazionali esteri con filiali attive in Svizzera è rimasta invariata. Nel 2021, oltre la metà di tutti gli impieghi di gruppi di imprese a controllo estero facevano capo a un gruppo con sede in uno dei tre Paesi che occupano il podio: Germania (23,5%), Stati Uniti (19,6%) e Francia (14,4%). L’ordine in classifica è il medesimo anche in riferimento al numero di imprese.
Tuttavia, tra il 2014 e il 2021 il numero di posti di lavoro nelle imprese controllate dalla Cina è quintuplicato, passando da 1848 a 9628. Un marcato aumento del numero di impieghi è stato registrato anche per le imprese controllate dal Lussemburgo (+13,9%; tasso di crescita annuo medio 2014–2021), mentre sono calati gli impieghi delle unità delle multinazionali italiane (–2,1%).
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