Disoccupazione: a febbraio flessione in Ticino. Gli svizzeri senza lavoro sono l’1,7%

Disoccupazione in calo nel mese di febbraio. Il tasso a livello nazionale si è attestato al 2,5%, in discesa rispetto al 3,6% dell’anno precedente e al 2,6% registrato nel mese di gennaio 2022. In diminuzione anche i disoccupati Ticino. Stando ai dati diffusi questa mattina dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), il mese scorso i disoccupati iscritti 117’970 presso gli uffici regionali di collocamento (URC), ovvero 4’298 in meno rispetto al mese precedente e 49’983 unità (-29,8%) rispetto a febbraio 2021.

Canton Ticino

Nel Canton Ticino il tasso di disoccupazione nel mese di febbraio ha registrato il 3,1%, lo 0,1% in meno rispetto a gennaio 2022 e lo 0,9% in meno su base annua. Nel Canton Grigioni sono 1’295 i disoccupati in cerca di lavoro, ovvero l’1,2% che vale a dire lo 0,2% in meno rispetto a gennaio e lo 0,8% se paragonato a febbraio 2021. Il tasso di disoccupazione più alto si riscontra in Svizzera Romanda con Ginevra che tocca il 4,4% di disoccupazione, stabile rispetto al primo mese dell’anno, in miglioramento dell’1,3% su base annua.

Disoccupazione giovanile

A livello nazione, i giovani disoccupati tra 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione è diminuito di 271 unità, ovvero -2,6% rispetto a gennaio, arrivando al totale di 10’129, cioè 7’199 persone in meno (-41,5%) rispetto a un anno fa. Per quanto riguarda i disoccupati tra i 50 e i 64 anni, in febbraio, il tasso di disoccupazione è diminuito del 3,2% rispetto al mese precedente, ovvero 1’225 persone in meno, per un totale di 36’643. In confronto allo stesso mese del 2021 si conta una diminuzione di 10’645 persone (-22,5%).

Nazionalità

Tra i dati riportati dalla Seco si riscontra che gli svizzeri senza lavoro sono l’1,7%, lo 0,1% in meno rispetto a gennaio 2022 e lo 0,4% in meno su base annua. Per gli stranieri il tasso di disoccupazione è del 4,7% (-0,2% rispetto a gennaio, -0,6% rispetto a febbraio 2021. Nel complesso i provenienti dall’Europa registrano un aumento di due punti percentuali su base annua arrivando a quota 4,1%. Tra i tassi più elevati – per paese di provenienza – risultano bulgari (13,5%), rumeni (9,6%, africani (9,3%), kosovari (7,6%), polacchi (7,0%). Mentre per quanto riguarda i paesi confinanti i disoccupati provenienti dalla Germania sono al 3,5%, dall’Italia al 5,1%, dalla Francia al 6,0%.

Persone in cerca di lavoro

Stando ai dati diffusi dalla Seco, complessivamente le persone in cerca d’impiego registrate erano 201’909, 4’958 in meno rispetto al mese precedente e 57’826 (-22,3%) in meno su base annua. I dati diffusi si basano sulle persone effettivamente iscritte agli uffici regionali di collocamento (URC). La cifra comprende, oltre ai disoccupati iscritti, le persone che frequentano corsi di riconversione o di perfezionamento, che seguono programmi occupazionali o che conseguono un guadagno intermedio. Il numero dei posti vacanti annunciati presso gli uffici di collocamento è pari a 67’826.

Lavoro ridotto

L’ufficio della Seco ha poi reso noti i dati inerenti al lavoro ridotto per il mese di dicembre 2021. Sono state colpite dalla disoccupazione 42’077 persone, ovvero 2’676 in meno (-6,0%) rispetto al mese precedente. Il numero delle aziende interessate è sceso di 1096 unità (-14,8%) portandosi a 6’288. Il numero delle ore di lavoro perse è invece diminuito di 47’440 unità (-2,1%), per un totale di oltre 2,24 milioni di ore. Nel dicembre 2020, periodo segnato dalla pandemia, erano state registrate 18,6 milioni di ore perse, ripartite su 293’678 persone in 34’667 aziende. Sempre nel mese di dicembre 2021, la Seco mostra che 2’738 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione.