La percentuale è passata a +2,5% rispetto a dicembre e +12,3% se i numeri vengono raffrontati con quelli di gennaio 2023. Giovani o a fine carriera, nessuna fascia d’età si salva. In calo, invece, il part-time.
Se l’economia è in ripresa, la disoccupazione però non cala. Tutt’altro: secondo i rilevamenti effettuati dalla Segreteria di Stato dell’economia, alla fine di gennaio 2024 erano iscritti 113.175 disoccupati presso gli uffici regionali di collocamento, ossia 6.316 in più rispetto al mese precedente. Numeri che stanno a significare un tasso di disoccupazione in salita dal 2,3% nel mese di dicembre 2023 al 2,5% nel mese appena concluso. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il numero di disoccupati è aumentato di 12.399 unità (+12,3%).
Cresce anche la disoccupazione giovanile
Il numero di giovani disoccupati (15-24 anni) è aumentato di 430 unità (+4,3%) arrivando al totale di 10.332, ciò che corrisponde a 1.293 persone in più (+14,3%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Disoccupati fra i 50 e i 64 anni: +5%
Il numero dei disoccupati di 50-64 anni è aumentato di 1.683 persone (+5,6%), attestandosi a 31’807. In confronto allo stesso mese dell’anno precedente ciò corrisponde a un aumento di 1.769 persone (+5,9%).
In cerca d’impiego: a gennaio sono 182mila
Complessivamente le persone in cerca d’impiego registrate erano 182.253, 5.274 in più rispetto al mese precedente e 12.737 (+7,5%) in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Più posti vacanti annunciati a gennaio
Il 1° luglio 2018 è stato introdotto in tutta la Svizzera l’obbligo di annunciare i posti vacanti per i generi di professioni con un tasso di disoccupazione pari almeno all’8%; dal 1° gennaio 2020 questo valore soglia è stato ridotto al 5%. Il numero dei posti annunciati all’Urc è aumentato in gennaio di 6’726 raggiungendo le 42.106 unità. Dei 42.106 posti, 22.381 sottostavano all’obbligo di annuncio.
Lavoro ridotto in calo del 10%
Nel mese di novembre 2023 sono state colpite dal lavoro ridotto 4.067 persone, ovvero 433 in meno (-9,6%) rispetto al mese precedente. Il numero delle aziende colpite è diminuito di 13 unità (-8,7%) portandosi a 137. Il numero delle ore di lavoro perse è diminuito di 15.016 unità (-7%) ed è arrivato a 199.607. Nel corrispondente periodo dell’anno precedente (novembre 2022) erano state registrate 180.823 ore perse, ripartite su 3.481 persone in 288 aziende.
Altri 2mila senza più diritto all’indennità
Secondo i dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, nel corso del mese di novembre 2023, 1.851 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione.
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