Solo l’8% delle donne ricopre posizioni dirigenziali rispetto al 18% degli uomini.
Nonostante i progressi in molti settori, in Svizzera le donne sono ancora in minoranza nelle discipline dell’architettura e dell’ingegneria. Le ragioni sono molteplici e vanno da fattori sociali e storico-culturali a differenze di formazione e di studi. Lo dimostra lo studio salariale condotto regolarmente dal 1908 da Ingegneria svizzera STV UTS ATS, a cui hanno partecipato 2.948 ingegneri e architetti.
Divario retributivo di genere
Secondo lo studio, gli uomini guadagnano in media oltre il 15% in più rispetto alle donne. Le ragioni di ciò sono state analizzate più in dettaglio valutando le informazioni sulla situazione professionale degli intervistati. Va notato che lo studio presenta alcune limitazioni perché si basa su dati di indagini che non si basano su statistiche ufficiali. Inoltre hanno preso parte solo poche donne. Differenze evidenti tra uomini e donne si riscontrano nei fattori impegno lavorativo, esperienza professionale, età e posizione professionale. Anche tenendo conto di queste differenze, il divario retributivo di genere scende all’8,5%.
I fattori occupazionali
I risultati dell’indagine mostrano evidenti differenze nella situazione occupazionale tra i sessi. Gli uomini dominano sia numericamente che nelle posizioni di leadership nel settore dell’ingegneria. Solo l’8% delle donne ricopre posizioni dirigenziali rispetto al 18% degli uomini. Gli uomini sono più frequentemente rappresentati anche ad altri livelli dirigenziali. Più donne lavorano in posizioni non manageriali (45%) rispetto agli uomini (28%).
Le donne intervistate citano queste principali ragioni degli ostacoli alla loro carriera nell’ingegneria: ragioni sociali e storico-culturali (38%) e la priorità e promozione della formazione e degli studi (27%).
Disparità di trattamento
Più della metà delle donne intervistate ritiene che le forme più evidenti di disuguaglianza riguardino i salari e gli aumenti salariali. Inoltre ritengono che la disuguaglianza nella rappresentanza nelle posizioni dirigenziali e nei settori degli avanzamenti e delle promozioni di carriera sia particolarmente pronunciata. Secondo lo studio, un fattore importante è la conciliabilità tra lavoro e famiglia o tempo libero. L’85% degli intervistati afferma che il loro attuale datore di lavoro offre l’opportunità di lavorare part-time. In alcuni casi, tuttavia, solo a condizioni o requisiti specifici. Ciò potrebbe dipendere, ad esempio, dalla posizione, dal carico di lavoro minimo, dalla formazione, dal pendolarismo o dalla situazione aziendale generale.
Il ruolo dei datori di lavoro
Alla luce di questi dati è evidente come siano necessarie misure per promuovere l’uguaglianza. I datori di lavoro potrebbero fare molto. Ad esempio, riconoscendo il congedo parentale come preziosa esperienza professionale per rendere le carriere più continue. Anche un contributo finanziario ai costi dell’assistenza all’infanzia potrebbe ridurre l’onere a carico dei genitori. Oppure lo sviluppo di modelli per il lavoro a tempo parziale in posizioni manageriali mirerebbe a creare un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.
Conclusioni
In sintesi, secondo lo studio, è importante sostenere la conciliabilità tra lavoro e famiglia, abbattere gli stereotipi sui percorsi formativi e professionali e introdurre la trasparenza salariale. Questi passaggi sono fondamentali per creare un mondo del lavoro più giusto ed equo in architettura e ingegneria.
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