Oggi l’oro è sceso sotto la soglia dei 1.700 dollari, il valore più basso dell’ultimo mese e mezzo. Argento mai così male negli ultimi due anni.
Lo chiamano, da tempi non sospetti, bene rifugio: ma di fronte all’inflazione non ha potuto che cedere un po’. L’oro continua la sua tendenza al ribasso, cominciata qualche giorno fa. Anche oggi ha perso qualche colpo ed è sceso sotto la soglia dei 1.700 dollari.
Persi 60 dollari in una settimana
Paga il prezzo delle preoccupazioni diffuse e della prospettiva di un ulteriore aumento dei tassi di interesse negli Usa, che sta penalizzando in genere i metalli preziosi. Nel pomeriggio, un’oncia (circa 31,1 grammi) è stata scambiata alla Borsa di Londra per 1.695 dollari, circa 16 in meno rispetto a ieri: il prezzo più basso dell’ultimo mese e mezzo. Considerato l’arco dell’ultima settimana, il ribasso ha raggiunto i 60 dollari.
La forza del dollaro rallenta la domanda
Non aiuta la forza del dollaro, che rende l’oro più costoso fuori dal territorio americano a causa del cambio e dunque rallenta la domanda. A causa dei tassi di interesse elevati, gli investitori tendono a scantonarlo fra gli investimenti possibili.
La performance deludente dell’argento
In calo anche l’argento, che nel pomeriggio ha raggiunto una quotazione di 17,56 dollari: il livello più basso degli ultimi due anni.
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