Con la ratifica dell’Accordo di Parigi entrato in vigore nel 2016, la Svizzera si è impegnata a raggiungere l’obiettivo di orientare i flussi finanziari verso investimenti rispettosi del clima.
Con la ratifica dell’Accordo di Parigi entrato in vigore nel 2016, la Svizzera si è impegnata a raggiungere l’obiettivo di orientare i flussi finanziari verso investimenti rispettosi del clima.
Oggi il Consiglio federale ha adottato il rapporto che illustra le misure che consentono di orientare in tal senso gli investimenti del mercato finanziario svizzero. Ogni disposizione è valutata in base alla capacità di incentivare il passaggio da investimenti climalteranti - cioè che contribuiscono a produrre alterazioni del clima della Terra -, verso alternative più rispettose del clima.
Effetti diretti e indiretti
La maggior parte delle misure esaminate ha solo un effetto indiretto sull’orientamento dei flussi finanziari verso la compatibilità climatica. Gli accordi settoriali tra la Confederazione e i più importanti settori finanziari, invece, hanno un grande potenziale, in quanto mirano esplicitamente a raggiungere tale obiettivo. Per questo è importante effettuare una misurazione periodica e comparabile dei progressi, mediante test climatici ormai affermati.
Trasparenza
Una maggiore trasparenza può anche contribuire indirettamente a investimenti più rispettosi del clima. Sì, perché se gli istituti finanziari rendono visibili gli effetti negativi o positivi dei loro investimenti sul clima, clienti e altre istituzioni finanziarie prenderanno decisioni d’investimento più consapevoli.
Durante la sua seduta del 17 novembre 2021, il Consiglio federale ha deciso di portare avanti le misure di trasparenza per prevenire il greenwashing e di adoperarsi per concludere gli accordi settoriali con gli attori del mercato finanziario.
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