L’industria del gelato in Svizzera sta vivendo un periodo d’oro. Sarà grazie al caldo incessante di quest’anno?
Il gelato è certamente l’emblema del cibo dell’estate, essendo in grado di deliziare e rinfrescare chiunque anche nella più calda delle giornate estive. Curioso come in un periodo di crisi economica come questo ci sia invece un mercato che sta vivendo un grande successo.
Quasi il 15% in più dell’anno scorso
Nel rapporto del secondo trimestre di Glacesuisse, l’associazione che raduna gli addetti del settore di tutta la Svizzera, si nota che il consumo di gelato è aumentato del 14,5% rispetto all’anno precedente.
In particolare le situazioni che hanno vissuto la maggior crescita sono state la vendita di gelati "da strada", aumentata del 22%, e il consumo nel settore gastronomico, dove è cresciuto di quasi un terzo rispetto al 2021.
Il rapporto tra gelato e termometro
La correlazione tra le vendita di gelati e le temperature è evidenziata dalla stessa nota di Glacesuisse: Negli ultimi dieci anni, escludendo il 2020 colpito dalle restrizioni della pandemia, proprio durante quelli caratterizzati dalle estati più calde (2015 e 2018) c’è stato maggiore il consumo, mentre nel 2014 e nel 2021, quando la stagione estiva è stata protagonista di temperature meno miti e precipitazioni, le vendite sono state decisamente meno.
Numeri record per l’industria
Tuttavia, in seguito alle temperature primaverili elevatissime, la quarta più calda mai registrata dal 1864, l’industria del gelato svizzera ha toccato un picco mai raggiunto prima: superati gli 8 milioni di litri già a marzo (prima volta in 20 anni), e sorpassati per la prima volta nella storia addirittura i 17,5 milioni a giugno.
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