Il Municipio a optato per mantenere chiuse le fontane pubbliche nei due quartieri.
A Bellinzona, nei quartieri di Pianezzo e Sant’Antonio, le fontane pubbliche rimarranno ancora chiuse a causa della carenza di acqua, come annunciato dal Municipio. La decisione potrebbe cambiare solo se con l’arrivo di abbondanti precipitazioni verrà scongiurata la possibilità di ulteriori carenze.
Fontane chiuse fino a nuovo ordine
Il Municipio ha deciso di tenere chiuse le fontane pubbliche nei quartieri di Pianezzo e Sant’Antonio considerata la perdurante scarsità di acqua e in particolare della portata delle sorgenti captate nell’alta Valle Morobbia. La decisione rimane in vigore fino alla messa in conformità delle sorgenti, tramite appositi dispositivi di regolazione (rubinetti), rispetto ai criteri indicati dall’ente erogatore (Azienda Multiservizi Bellinzona - AMB).
Queste modifiche sono in fase di attuazione ma le procedure di adeguamento richiederanno ancora circa due mesi. Le fontane verranno in ogni caso riaperte qualora, con le piogge, si registrasse una normalizzazione della portata delle sorgenti.
Gestione saggia
Il Municipio, che martedì sera ha chiuso il terzo ciclo delle serate pubbliche nei quartieri, ha preso atto dell’insoddisfazione registrata in alcuni quartieri periferici rispetto alla decisione di mantenere le fontane chiuse con l’inizio della bella stagione.
Il Municipio precisa che la decisione presa a suo tempo è conforme e coerente con altri provvedimenti adottati da AMB e dalla Città stessa al fine di fronteggiare il rischio di siccità durante l’estate, così come verificatosi lo scorso anno.
Occorre ricordare che la competenza relativa alla gestione delle risorse idriche è di AMB che deve garantire il regolare e adeguato approvvigionamento di acqua in tutte le case e per tutte le economie domestiche oltre che per le varie attività economiche.
C’è il rischio siccità?
Fino alle abbondanti piogge delle ultime settimane, il nostro Cantone era a serio rischio di essere colpito dalla siccità. A causa dell’ultimo inverno insolitamente caldo e privo di precipitazioni, i corsi d’acqua ticinesi hanno sofferto molto, trovandosi decisamente al di sotto dei livelli di riempimento storici.
La carenza di acqua si farebbe sentire maggiormente nella stagione estiva: specialmente per quanto riguarda il settore agricolo, una situazione di eccessiva siccità manderebbe in seria crisi la produzione.
Per fortuna con l’arrivo di maggio sono tornate le piogge, e con loro una speranza di un’estate più umida. La situazione sarà risolta oppure ci si devono aspettare nuove restrizioni all’uso dell’acqua?
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