Le prime tre classificate sono Islanda, Olanda e Danimarca.
Solamente qualche settimana fa, la popolazione si esprimeva a sostegno della riforma dell’Avs. Ora a distanza di quasi un mese la valutazione sui sistemi pensionistici, mostra che quello svizzero tutto sommato non è poi così male. A rivelarlo il report del Global Pension Index 2022 dell’Istituto Mercer Cfa che ogni anno mostra la panoramica mondiale di 44 sistemi pensionistici, valutandoli in base a tre parametri: adeguatezza (40%), sostenibilità (35%) e integrità (35%). La Svizzera, a questo giro, si è posizionata settima, sulla soglia dei 70.0 punti.
Traina il Nord Europa
In testa alla classifica Islanda, Olanda e Danimarca rispettivamente con 84.7 punti, 84,6 e 82. I tre Paesi europei hanno conquistato il grado A, dimostrando di avere un sistema di reddito pensionistico solido e di prima classe, che offre buone prestazioni, sostenibile e con livello di integrità.
La Svizzera, settima, si è conquistata il grado B. Prima di lei Israele, Finlandia, Australia, Norvegia, Svezia, Singapore e Regno Unito. La seguono in coda Ungheria e Canada. La Germania è il fanalino di coda del grado B, 14esima. Due gradini più in basso, in aera C Stati Uniti (16° posto) e Italia, 32 esima. Ultimi tre classificati, Argentina, Filippine e Tailandia che portano a casa una D.
Ma cosa si può fare per scalare la classifica e rendere il sistema pensionistico più efficiente?
Per l’istituto sono necessari degli accorgimenti, come per esempio aumentare la copertura dei lavoratori dipendenti, compresi quelli non standard e dei lavoratori autonomi nel sistema pensionistico privato, riconoscendo che molti individui non risparmieranno per il futuro senza un elemento di obbligatorietà o di iscrizione automatica. È importante poi aumentare il rapporto età pensionabile statale e aspettativa di vita, per ridurre i costi delle prestazioni pensionistiche finanziate con fondi pubblici. Va incentivata una maggiore partecipazione della forza lavoro appartenente a fasce d’età più avanzate, per aumentare il risparmio e limitare il continuo aumento della durata del pensionamento. Si devono poi incoraggiare livelli più elevati di risparmio privato, sia all’interno che all’esterno del sistema pensionistico, per ridurre la dipendenza futura dal sistema pensionistico. Tra gli altri aspetti, viene sottolineato che è importante introdurre misure atte alla riduzione del divario pensionistico tra i sessi e quelli esistenti per i gruppi minoritari.
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