Secondo lo studio pubblicato da Allianz, nel 2021, grazie al boom dei mercati, gli attivi netti pro capite in Svizzera sono aumentati del 7,9%.
«La guerra in Ucraina ha bloccato la ripresa post-Covid e ha messo il mondo sottosopra: l’inflazione è in aumento, l’energia e il cibo scarseggiano, mentre l’inasprimento della politica monetaria sta mettendo sotto pressione l’economia e i mercati». A scriverlo è Allianz nel suo rapporto Global Wealth Report 2022 pubblicato mercoledì, in cui precisa che questa situazione che andrà a minare la ricchezza globale, riducendosi in questo 2022 per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008.
Non solo i ricchi, ma anche – e soprattutto – le famiglie ne risentiranno a livello patrimoniale. «Si prevede che gli attivi finanziari globali diminuiranno di oltre il 2% nel 2022».
Il 2021, invece, è stato un anno da record per i ricchi del pianeta. Anche per quelli svizzeri che per quanto riguarda la ricchezza finanziaria netta ha raggiunto i 2061 miliardi di euro, facendola arrivare al 12esimo posto tra le nazioni esaminate. In cima alla classificagli gli Stati Uniti, con un totale di attivi finanziari netti pari a 87’546 miliardi di euro, davanti alla Cina che si ferma a 21’957 miliardi e Giappone con 12’800 miliardi. In Europa patrimoni decisamente più contenuti: in Gran Bretagna ammontano a 6918 miliardi, in Germania 5779 miliardi e Francia, 4667 miliardi.
Aumento degli attivi netti dell’8%
In Svizzera, nel secondo anno della pandemia gli attivi netti pro capite, ossia i patrimoni lordi a cui vengono sottratti i debiti, hanno raggiunto un nuovo record. Sono infatti aumentati del 7,9% a 237’110 euro ovvero circa 229 mila franchi. Permettendo alla nazione di mantenere ancora una volta il suo secondo posto nella classifica mondiale, in cui solo gli americani sono risultati un po’ più ricchi con un attivo pro capite netto di 259’780 euro. Al terzo posto, la Danimarca, con 183’610 euro per persona.
Ricchezza aumentata grazie alla ripresa post pandemia
Nella ripresa post pandemia, i mercati finanziari hanno assistito un vero e proprio boom che ha contribuito ad aumentare la ricchezza. Per esempio, i titoli avevano aumentato il loro valore di almeno un quinto. Ma l’anno scorso gli svizzeri si sono scoperti anche dei grandi risparmiatori: «hanno acquistato azioni e fondi di investimento per un valore di 50 miliardi di euro nel 2021, con un incremento del 24% rispetto al già forte anno 2020», sottolineano gli specialisti di Allianz. Il che ha permesso alla quota dei prodotti del mercato dei capitali sui nuovi risparmi di crescere del 60%. Una percentuale, precisano gli economisti di Allianz, «mai così alta in Svizzera». «Molto meno importante invece il peso dei depositi bancari, che con 3.3 miliardi di euro si allineano ai minimi storici visti da ultimo durante la crisi finanziaria. La parte rimanente del risparmio (30 miliardi di euro, senza variazioni rispetto all’anno precedente) è stata assorbita da assicurazioni e pensioni».
Pesa il debito pubblico
A determinare una forte progressione, anche le attività finanziarie lorde, salite del 6,9%. Con una crescita, scrive Allianz, «nettamente superiore alla media di lungo periodo, pari al 4,3. Il patrimonio finanziario lordo pro capite degli svizzeri ammonta a 345’980 euro, il massimo a livello mondiale».
Nonostante ciò sulle teste degli svizzeri pende una spada di Damocle molto pesante: il debito pubblico, pari a 108’870 euro per persona. Il più alto del mondo.
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