Indice delle casse pensioni di Credit Suisse: a novembre recupera l’1,83%

Chiara De Carli

9 Dicembre 2022 - 10:37

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Male invece su base annua: l’evoluzione segna una flessione dell’8,31%.

Indice delle casse pensioni di Credit Suisse: a novembre recupera l'1,83%

L’Indice delle casse pensioni è cresciuto di 3,45 punti (1,83%) a novembre; l’evoluzione da inizio anno è quindi pari a -8,31%. Al 30 novembre 2022 l’indice si attesta a quota 192,40 punti, con base 100 a inizio 2000.
L’evoluzione positiva di novembre è stata determinata principalmente dalle azioni (+1,12%). Il contributo alla performance delle azioni svizzere e delle azioni estere è stato rispettivamente dello 0,42% e dello 0,70%. Anche le classi di investimento obbligazioni (+0,47%), liquidità (0,18%) e immobili (0,09%) hanno contribuito al risultato mensile con rendimenti positivi. Gli investimenti alternativi (-0,04%) hanno pesato sul rendimento mensile, mentre le altre classi di investimento sono risultate ininfluenti.

Indice remunerazione minima Lpp

Nel mese in esame l’indice della remunerazione minima LPP (dal 1° gennaio 2017 pari all’1% p. a.), calcolato anch’esso con base 100 punti a inizio 2000, è cresciuto di 0,13 punti (ossia dello 0,08%), attestandosi a 159,72 punti. Al 30 novembre 2022 il rendimento dell’Indice Credit Suisse delle casse pensioni svizzere è risultato quindi superiore dell’1,74% all’obiettivo LPP.
Al 30 novembre scorso, il rendimento annualizzato dell’Indice Credit Suisse delle casse pensioni svizzere (dal 1° gennaio 2000) era pari al 2,89%, a fronte di una remunerazione minima LPP annualizzata del 2,06%.

Rendimenti dagli istituti di previdenza elvetici

Il calcolo dell’Indice Credit Suisse delle casse pensioni svizzere si basa sui rendimenti ottenuti dagli istituti di previdenza elvetici (prima della deduzione delle spese di amministrazione), i cui valori patrimoniali sono depositati al Credit Suisse nell’ambito di un servizio di global custody. Le attività di gestione patrimoniale e di consulenza sono invece effettuate dalle casse pensioni stesse oppure da terzi. Nel suo ruolo di global custodian, Credit Suisse non esercita alcuna influenza sulla performance dei rispettivi istituti di previdenza.

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