Le proiezioni dell’Ufficio federale di statistica sul terzo trimestre rilevano una situazione molto positiva in tutti i settori.
In Svizzera cresce l’occupazione e aumentano anche oi posti disponibili. Manca però il personale qualificato.
Nel terzo trimestre 2021 l’occupazione complessiva (numero di posti) in Svizzera è cresciuta dell’1,5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+1,0% rispetto al trimestre precedente). Convertite in equivalenti a tempo pieno, nello stesso periodo le cifre occupazionali sono salite dell’1,1%. Sulla piazza economica svizzera sono stati contati 27 700 posti liberi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+41,2%). Anche l’indicatore delle previsioni di evoluzione dell’occupazione ha mostrato un aumento (+3,8%). Questo è quanto emerge dagli ultimi risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Occupazione in aumento
Secondo la statistica dell’impiego, nel terzo trimestre 2021 in Svizzera si contavano nel complesso 5,213 milioni di impieghi nei settori secondario e terziario, Ciò corrisponde a un incremento dell’1,5% (+75 000 posti) su base annua. L’occupazione è in aumento sia nel settore secondario (industria e costruzioni) che nel terziario (servizi), rispettivamente dello 0,2% (+2000 posti) e dell’1,8% (+73 000 posti).
Variazioni stagionali
Calcolata al netto delle variazioni stagionali, l’occupazione totale ha segnato un incremento rispetto al trimestre precedente (+1,0%). Nei settori secondario e terziario, al netto delle variazioni stagionali, si osserva una progressione dell’occupazione rispettivamente dell’1,1 e dell’1,3%. Espresso in equivalenti a tempo pieno, il volume di impieghi ammonta complessivamente a 4,061 milioni di posti (+1,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’occupazione in equivalenti a tempo pieno è salita di 3000 unità (+0,3%) nel settore secondario e di 43 000 unità (+1,4%) in quello terziario.
Turismo in affanno
Nel settore secondario l’occupazione è leggermente scesa per il ramo «Attività manifatturiere» (–700; –0,1%), mentre ha registrato un incremento nel ramo «Costruzioni» (+2000; +0,5%). Il settore terziario si è sviluppato diversamente a seconda del ramo economico. L’ambito «Alberghi e ristoranti» ha nuovamente registrato un calo dell’occupazione (–3000; –1,1%). La crescita maggiore si osserva nel ramo «Servizi alle imprese» (+29 000 posti, +3,5%).
Situazione positiva in tutte le regioni
Nel terzo trimestre 2021 l’andamento dell’occupazione complessiva si presentava al rialzo in tutte e sette le Grandi Regioni. Su base annua, l’occupazione è salita tra lo 0,4% (Svizzera nordoccidentale) e il 3,2% (Svizzera orientale). Solo nel settore secondario sono stati registrati cali in quattro Grandi Regioni: Espace Mittelland (–0,2%), Zurigo (–0,3%), Svizzera centrale (–0,7%) e Svizzera nordoccidentale (–1,3%). La Regione del Lemano (+1,2%), la Svizzera orientale (+1,3%) e il Ticino (+2,3%) hanno invece rilevato un incremento dell’occupazione. Il settore terziario, da parte sua, ha mostrato una crescita dell’occupazione in tutte le Grandi Regioni.
Posti liberi ancora in aumento
Sulla piazza economica svizzera sono stati contati 27 700 posti liberi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+41,2%). Uno spunto che certamente richiamerà molti lavoratori dall’estero. Il numero di posti liberi è salito sia nel settore secondario (45,7%) sia in quello terziario (39,7%). Il tasso totale di posti liberi era pari all’1,8%, attestandosi al 2,1% nel settore secondario e all’1,7% in quello terziario.
Previsioni positive
Nel terzo trimestre 2021 le imprese che intendevano mantenere stabile il proprio organico nel trimestre successivo rappresentavano il 71,2% dell’occupazione totale (contro il 73,3% nello stesso periodo dell’anno precedente). Le imprese che prevedevano di aumentare gli effettivi rappresentavano l’11,8% degli impieghi (contro l’8,3% nello stesso trimestre dell’anno precedente) e quelle che prevedevano invece di ridurli ne comprendevano il 3,7% (contro il 6,8% nello stesso trimestre dell’anno precedente). La quota delle imprese che non hanno espresso orientamenti si attesta al 13,3% sulle 18 000 interrogate (contro l’11,7% dello stesso periodo dell’anno precedente). L’indicatore delle previsioni di evoluzione dell’occupazione calcolato in base a tali dati è lievemente salito rispetto all’anno precedente (1,05; +3,8%).
Manca personale qualificato
Le difficoltà nel reclutamento di personale qualificato sono di nuovo fortemente aumentate rispetto all’anno precedente (34,7%; +5,8 punti percentuali).
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