Disoccupazione in Svizzera: i dati e i grafici di gennaio 2022

Redazione

7 Febbraio 2022 - 10:28

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Nel mese di gennaio le persone in cerca d’impiego registrate negli uffici di collocamento sono state 206’867, 2’809 in meno rispetto al mese di dicembre.

Disoccupazione in Svizzera: i dati e i grafici di gennaio 2022

Secondo la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), alla fine di gennaio 2022, i disoccupati iscritti agli uffici regionali di collocamento (URC) erano 122.268, 540 in più rispetto al mese precedente.
In generale, a gennaio il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 2,6%.
Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il numero di disoccupati è diminuito di 47’485 unità (-28,0%).

Disoccupazione giovanile

A gennaio il numero di giovani disoccupati (15-24 anni) è diminuito di 169 unità (-1,6%), arrivando al totale di 10’400, ciò che corrisponde a 7’366 persone in meno (-41,5%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Disoccupati di 50-64 anni

Nel primo mese dell’anno il numero dei disoccupati con età compresa tra i 50-64 anni è aumentato di 114 persone (+0,3%), attestandosi a 37’868. In confronto allo stesso mese dell’anno precedente ciò corrisponde a una diminuzione di 9’647 persone (-20,3%).

Persone in cerca d’impiego

Complessivamente, nel mese di gennaio 2022 le persone in cerca d’impiego registrate negli uffici di collocamento sono state 206’867, 2’809 in meno rispetto al mese di dicembre e 54’632 (-20,9%) in meno rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Posti vacanti

Il 1° luglio 2018 è stato introdotto in tutta la Svizzera l’obbligo di annunciare i posti vacanti per i generi di professioni con un tasso di disoccupazione pari almeno all’8%. Dal 1° gennaio 2020 questa soglia è stata ridota al 5%. Il numero dei posti annunciati all’ufficio di collocamento è aumentato in gennaio di 10’881 raggiungendo le 58’412 unità. Dei 58’412 posti, 43’811 sottostavano all’obbligo di annuncio.

Lavoro ridotto a novembre 2021

Per "lavoro ridotto" si intende una riduzione temporanea o una sospensione completa dell’attività dell’azienda, pur conservano i rapporti contrattuali di lavoro. Il lavoro ridotto è generalmente da ascrivere a motivi economici. Negli ultimi anni tali motivi sono stati ascritti ai problemi sollevati dalla crisi pandemica.
Nel mese di novembre 2021 sono state interessate 44’753 persone dal lavoro ridotto, ben 3’511 in meno (-7,3%) rispetto al mese precedente. Il numero delle aziende che ne ha fatto richiesta è diminuito di 533 unità (-6,7%) portandosi a 7’384. Il numero delle ore di lavoro perse è aumentato di 63’222 unità (+2,8%), portandosi a 2’290’283 ore. Nel corrispondente periodo dell’anno precedente (novembre 2020) erano state registrate 19’156’622 ore perse, ripartite su 296’592 persone in 34’311 aziende.

Fine indennità a novembre 2021

Secondo i dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, nel corso del mese di novembre 2021, 2’848 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione.

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