Chi acquista prodotti biologici ha un’eta matura, con un reddito alto e possiede un elevato livello di istruzione. Ma non è tutto: la maggior parte dei consumatori di "bio" vive in città.
Negli ultimi anni, in Svizzera, il mercato del biologico è diventato un importante sbocco, con una quota che ammonta all’11% circa. In un rapporto esaustivo, l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) e l’Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica FiBL, tra le altre cose, hanno analizzato quali motivazioni d’acquisto sono rilevanti per il consumo di prodotti bio e come si sta sviluppando questo mercato. Il rapporto riconosce un potenziale di crescita nell’offerta di prodotti bio in ristoranti, mense e take-away
Non a caso anche in Ticino da tempo la svolta sostenibile delle coltivazioni è già un a realtà. Sul territorio opera anche un’associazione di bioagricoltori svizzeri (Bio Suisse),che promuove la produzione e la vendita di alimenti sani, di qualità elevata e in modo totalmente sostenibile (dal campo alla tavola).
Chi acquista prodotti biologici?
Complessivamente, nel 2020 la spesa in prodotti bio di una famiglia svizzera in media si è aggirata attorno a 820 franchi. Ad acquistare più frequentemente alimenti bio sono le economie domestiche con persone di fascia d’età alta (> 64 anni). Dai dati emerge altresì che più giovane è il capofamiglia, minore è la spesa in generi alimentari biologici. Invece sorprende poco che il reddito delle economie domestiche influisca sul consumo di prodotti biologici: a fronte di un reddito alto cresce pure l’importo speso per alimenti biologici. Anche il livello di istruzione ha un impatto sul comportamento d’acquisto: le persone con un elevato livello di istruzione consumano infatti più prodotti bio. Dall’analisi emerge inoltre che le economie domestiche delle aree urbane spendono di più in alimenti bio rispetto a quelle delle aree rurali.
Perché preferisce il bio?
Gli intervistati sostengono che i motivi principali per cui acquistano alimenti biologici sono la «garanzia di un allevamento degli animali rispettoso delle esigenze della specie» e l’«assenza di residui di prodotti fitosanitari». Per l’85% dei consumatori questi due aspetti sono fondamentali. Sono altresì importanti una «produzione rispettosa dell’ambiente» e la «rinuncia all’utilizzo preventivo di antibiotici nell’allevamento di animali da reddito». Invece sorprende che il «buon sapore» rivesta una valenza secondaria tra le motivazioni d’acquisto di prodotti bio. Le due principali barriere all’acquisto di alimenti biologici sono la «disponibilità limitata in mense, ristoranti e take-away» e i prezzi più alti. Anche un «imballaggio eccessivo» condiziona la scelta d’acquisto di molti degli intervistati.
Quali sono i prodotti bio più richiesti?
Nel 2020, nel commercio al dettaglio svizzero sono state vendute derrate alimentari biologiche per un valore di 3242 milioni di franchi, il che corrisponde a una quota di mercato dell’11%. I prodotti più richiesti sono le verdure fresche e le patate (quota del 17 %). Seguono i gruppi di merci «latte e latticini» nonché «cereali e prodotti da forno», con una quota del 15% ciascuno rispetto alla cifra d’affari totale delle derrate alimentari biologiche. Con un tasso di crescita annuo medio del 20% tra il 2016 al 2020, il gruppo di merci «alimenti bio per la prima infanzia» ha registrato la crescita più consistente; la sua quota bio nel 2020 si è attestata al 50%. Anche le uova biologiche nonché le verdure fresche e le patate hanno registrato una quota superiore alla media, rispettivamente del 28 e del 24%.
Come cresce il settore degli alimenti biologici
Il comparto del biologico è chiaramente un mercato in crescita: tra il 2016 e il 2020 si è registrato un incremento medio del 9% all’anno. Questo andamento ha portato la quota bio di determinati gruppi di merci al 25% circa (uova, verdure e patate). Il pesce e la carne sono gli unici gruppi di merci il cui segmento bio, tra il 2016 e il 2020, ha subito un calo della cifra d’affari, di volta in volta rispetto all’anno precedente. I risultati dell’indagine rappresentativa indicano tuttavia che in un futuro prossimo la crescita del mercato bio potrebbe rallentare. Molti consumatori non hanno intenzione di espandere ulteriormente il loro consumo di prodotti biologici. I sondaggi hanno però anche evidenziato l’elevata esigenza di trovare derrate alimentari bio in ristoranti, mense e take-away.
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