L’ordinanza sulla costruzione di una riserva di energia elettrica, entrerà in vigore dal 15 febbraio.
Il Consiglio federale intende ancora una volta rafforzare l’approvvigionamento invernale in Svizzera. A partire dal 15 febbraio, entrerà in vigore l’ordinanza sulla costituzione di una riserva di energia elettrica per la stagione fredda. L’ha deciso il Consiglio federale nella sua seduta odierna.
L’ordinanza disciplina l’impiego di una riserva di energia idroelettrica, di centrali elettriche di riserva e di gruppi elettrogeni di emergenza, nonché impianti di cogenerazione aggregati per incrementare le riserve energetiche. L’Esecutivo sta inoltre valutando l’istituzione di una riserva di consumo per diminuire la domanda in modo mirato.
Ordinanza modificata
Il 7 settembre 2022 il Consiglio federale ha adottato l’ordinanza del 16 febbraio, facendola entrare in vigore il 1° ottobre 2022. Ora sarà integrata e trasformata in un’ordinanza sulla riserva invernale in modo che, oltre alla riserva di energia idroelettrica, comprenda anche le altre misure.
Le disposizioni elaborate nel febbraio dell’anno scorso, avevano decretato la strategia necessaria per la costruzione e l’esercizio di centrali elettriche destinate a far fronte ai picchi di carico. Il fondamento è costituito dal «Konzept Spitzenlast-Gaskraftwerk» (Concezione centrale elettrica a gas di picco, testo disponibile solo in tedesco), emanato dalla ElCom, che prevede a partire dal 2025 una potenza di riserva pari a 1000 Megawatt (MW). Affinché le disposizioni esplichino un effetto già nel corso di quest’inverno, vengono ora integrate nell’ordinanza sulla riserva invernale. Di durata limitata alla fine del 2026, l’ordinanza dovrà successivamente essere sostituita da una normativa in forma di legge.
Disposizioni essenziali dell’ordinanza sulla riserva invernale
- Costituzione di una «riserva complementare» composta da centrali elettriche di riserva, gruppi elettrogeni di emergenza e impianti di cogenerazione aggregati, con una potenza complessiva massima di 1000 MW.
- La «riserva complementare» apporta energia supplementare al sistema elettrico e arricchisce la riserva di energia idroelettrica, in cui già viene stoccata energia.
- Queste centrali producono elettricità esclusivamente per la riserva e non per il mercato. Tuttavia, la fornitura di prestazioni di servizio relative al sistema sarà possibile solo in misura limitata.
- Per le nuove centrali elettriche di riserva sono previsti bandi pubblici, da svolgere a partire dalla primavera del 2023 con l’obiettivo di trovare i siti e i gestori più adatti e di approvvigionarsi della necessaria potenza elettrica al rapporto qualità-prezzo più conveniente.
- I gruppi elettrogeni e gli impianti di cogenerazione sono raggruppati per principio attraverso i responsabili del «pooling» (aggregatori).
- Qualora la riserva non possa essere costituita nell’entità necessaria, i proprietari di centrali elettriche di riserva idonee, o altre imprese, possono essere obbligati a partecipare alla riserva.
- I gestori delle centrali di riserva ottengono un compenso per i costi fissi e, in caso di prelievo effettivo, un’indennità che comprenda anche i costi generati dall’esercizio delle centrali.
- Il finanziamento avviene tramite il corrispettivo per l’utilizzazione della rete di trasporto. Sono quindi le consumatrici e i consumatori di elettricità a sostenere i costi della riserva.
- Nell’ordinanza sono fissate le condizioni per l’impiego e il prelievo della riserva nonché la sequenza e l’entità dell’energia prelevata da entrambe le parti della riserva (riserva di energia idroelettrica, centrale elettrica di riserva, gruppi elettrogeni e impianti di cogenerazione). I dettagli sono disciplinati dalla ElCom. In questo contesto la natura della situazione di penuria energetica e la disponibilità di diverse riserve energetiche giocano un ruolo fondamentale.
- Entro la primavera, il DATEC elaborerà un piano in collaborazione con il DEFR per la costituzione di una riserva di consumo che sarà implementata già nell’inverno 2023/24 e nell’ambito del quale i grandi consumatori si impegneranno a risparmiare energia in modo mirato in cambio di un’indennità. A seconda dell’esito dei lavori concettuali, la suddetta riserva sarà integrata nell’ordinanza.
- Una modifica dell’ordinanza sul CO2 garantisce che le centrali elettriche di riserva a partire da una determinata dimensione debbano essere coinvolte nel sistema di scambio di quote di emissione (SSQE). Anche gli impianti di cogenerazione e i gruppi elettrogeni devono essere gestiti in modo da non gravare sul bilancio globale di CO2.
- Affinché gli impianti entrino in funzione per tempo, si rendono necessari allentamenti temporanei delle prescrizioni sulla protezione fonica e della protezione dell’aria nonché delle prescrizioni relative segnatamente alla costruzione e all’accesso.
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