Con 23 voti a 13, gli Stati consentono ai dirigenti delle aziende FFS, RUAG, Skyguide, SUVA, SSR, La Posta e Swisscom di guadagnare più di un milione.
Archiviata in via definitiva l’idea di un tetto massimo salariale di un milione di franchi, per i manager attivi nelle aziende parastatali come FFS, la Posta o Ruag. Questa mattina, il Consiglio degli Stati ha respinto per la seconda volta, con 23 voti a 13, la discussione relativa al progetto di legge proposto dall’iniziativa parlamentare dell’ex deputata Susanne Leutenegger Oberholzer appartenente al partito socialista (PS).
L’oggetto della mozione
Focus del progetto, i dirigenti di sette aziende legate al Paese: FFS, La Posta, Ruag, Suva, Swisscom, Skyguide e SSR. Secondo questa mozione, manager e membri del consiglio di amministrazione non dovrebbero guadagnare più di un consigliere federale, ovvero 1 milione di franchi. L’iniziativa era stata accolta dal Parlamento nel 2016 e il Consiglio federale è stato obbligato a trattarlo, seppur malvolentieri. Nel corso della seduta di oggi, è stato considerata la limitazione delle remunerazioni raggiunta in questi anni.
La maggioranza
In aula, il consigliere federale Ueli Maurer ha affermato che ormai l’idea di evitare eccessi salariali non ha più senso. Il ministro delle finanze ha sottolineato che dal 2016 è trascorso diverso tempo e nonostante le modifiche al disegno di legge, nessun progetto è riuscito a far crescere una sufficiente approvazione. Maurer ha chiesto di non entrare nel merito, non quanto perché contrari al principio in sé, tanto al fatto di creare una legge ad hoc relativamente a un tetto massimo. Ha ricordato che sono stati creati dei correttivi affinché i salari dei manager delle ex regie federali rimangano entro certi limiti. In poche parole, nessuno percepisce più oltre il milione di franchi. Nel suo discorso ha poi fatto riferimento alla Swisscom, ex regia ormai privatizzata e quotata in borsa, e all’impossibilità di porre un tetto salariale ai dirigenti. Inoltre, per la maggioranza la soluzione pare troppo generica. Per fissare un tetto massimo sarebbe necessario stabilire differenti limiti di retribuzione in base alle diverse condizioni delle aziende. Un passaggio necessario, ma al quanto complesso che tuttavia non compete al legislatore, ha sottolineato Stefan Engler, deputato del Gruppo di Centro. Nel suo discorso ha poi invitato a tenere conto della separazione dei poteri.
La minoranza
Solo una minoranza ha chiesto l’entrata nel merito della faccenda per rispondere al dissenso manifestato ripetutamente dalla popolazione verso stipendi vertiginosi. Tra gli esponenti, Thomas Minder deputato del gruppo Indipendente-UDC, che si è detto scioccato riguardo alle somme percepite da certi manager, prendendo come esempio il dirigente della SUVA che guadagna quasi quanto un ministro, pur non avendo la stessa responsabilità. Secondo il senatore sciaffusiano, l’argomento del governo per cui sarebbe difficile trovare manager bravi se vengono offerte remunerazioni non in linea col mercato, non regge. Stando alle sue considerazioni, un manager delle ex regie dovrebbe accontentarsi di un salario di 380 mila franchi l’anno circa, simile a quello corrisposto a un Segretario di stato. Somme superiori sono a suo dire eccessive e inaccettabili, specie agli occhi del contribuente. E conclude sostenendo che, tenuto conto di queste cifre, sul mercato vi sarebbe mercato un numero sufficiente di persone idonee a guidare un’azienda parastatale.
Modifica alla Legge federale
In una prima istanza, nel marzo del 2021, la modifica della Legge sul personale federale era stata approvata dal Consiglio nazionale con 139 voti a 44 e 4 astensioni. Nel settembre scorso, gli Stati decisero per la prima volta di non entrare nel merito della mozione, seguita dalla volontà della camera del popolo di legiferare in materia in dicembre, approvando per ragioni formali l’entrata in materia. Questa mattina, gli Stati hanno posto la parola fine. Con la revisione, è stata fissata a un milione di franchi la remunerazione annua massima che può essere versata ai quadri di grado più elevato o ai membri dei consigli d’amministrazione di sette grandi aziende legate alla Confederazione: FFS, RUAG, Skyguide, SUVA, SSR, La Posta e anche Swisscom, nonostante la quotazione in Borsa. Incluse dal nazionale altre imprese come Swissmedic o i Politecnici federali.
Per quanto riguarda le altre aziende e stabilimenti della Confederazione, la definizione dell’importo avrebbe dovuto essere di competenza del Consiglio federale. A cui si aggiunge il divieto di indennità di partenza previsto nel progetto.
Quanto guadagna un consigliere federale?
Circa 445 mila franchi lordi all’anno, a cui si aggiunge una somma forfettaria di 30 mila franchi. Con la rendita di previdenza e altre prestazioni, lo stipendio sale a circa 1 milione all’anno.
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