A due anni dall’entrata in vigore, spieghiamo le caratteristiche delle banconote per essere sicuri di non incappare in truffe.
Non è poi così raro trovarsi involontariamente tra le mani delle banconote false. Una situazione che si palesa spesse volte quando si effettua il cambio di valuta in contanti, per fare un esempio da franchi a euro. La Banca centrale europea (Bce) segnala che le banconote non valide più diffuse sono quelle da 20 euro (34%) e 50 euro (36,5%). Ma non solo. Due anni fa sono entrati in vigore anche i nuovi pezzi da 100 e 200 euro e - purtroppo - con loro sono stati messi in circolo i loro corrispettivi falsi. Per non incorrere in truffe o raggiri scopriamo le caratteristiche delle nuove banconote.
Nuove banconote da 100 e 200 euro
Per completare la serie del 2019, la Bce ha richiesto 2,3 miliardi di biglietti da 100 euro e 700 milioni di biglietti da 200 euro. Lo scopo? Garantire più sicurezza, limitando le falsificazioni. Ma come riconoscere quelle false?
Innanzitutto le nuove banconote sono più piccole di 5 millimetri rispetto alle precedenti e assumono così le dimensioni delle 50 euro. Questi tagli resistono non soltanto all’acqua ma anche alle ma anche alle alte temperature (con relativi benefici sul fronte ambientale). Le cifre sono stampate con caratteri più grandi, ben marcati e con contrasti superiori, mentre lungo i bordi si percepiscono al tatto dei segni diversi per ogni taglio. Nella parte superiore della striscia argentata è inserito un ologramma satellite.
Indicazioni della Bce
La Bce fornisce tre regole d’oro: ‘toccare, guardare, muovere’. E in caso di banconota sospetta, vale sempre il suggerimento di confrontarla con un’altra di autenticità comprovata. O portarla in banca. Consiglia poi di controllare la sezione superiore della banconota per riconoscere un eventuale falso. Muovendo la banconota dovrebbe comparire il simbolo dell’euro che ruota attorno al numero. Nella parte sinistra inferiore, invece, la cifra cambia colore a seconda dell’inclinazione passando dal verde smeraldo al blu scuro. Anche qui, all’interno delle cifre compare il simbolo dell’euro.
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