Il piano di accumulo: cos’è e come funziona

Claudia Mustillo

22 Giugno 2021 - 08:34

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Il Piano di Accumulo di Capitale, anche PAC, è una delle strade migliori per i risparmiatori che hanno poca disponibilità finanziaria, ma vogliono investire. Vediamo come funziona e quali sono i rischi e i vantaggi.

Il piano di accumulo di capitale (PAC) è definito come una delle migliori strade che il risparmiatore possa intraprendere per investire sui mercati finanziari. Infatti chi non ha molti soldi da poter investire può trovare fortemente rischioso esporsi sui mercati, con il piano di accumulo si può investire in un fondo comune o ETF attraverso il pagamento di rate.

Cos’è il Piano di Accumulo di Capitale?

Come anticipato, il PAC è una modalità di sottoscrizione ad uno o più strumenti finanziari attraverso un ETF o un fondo di investimento. In questo modo chi investe non deve possedere ingenti capitali per entrare sui mercati.

In breve un piano di accumulo può essere descritto:

  • il PAC permette al risparmiatore di versare quote nel tempo;
  • il versamento delle quote ha una scadenza regolare;
  • la durata viene stabilita nel contratto di sottoscrizione;
  • il risparmiatore delega al fondo l’acquisizione degli strumenti finanziari;
  • l’acquisizione degli strumenti varia in base alle quote versate.

Si parla di un piano di accumulo perché le quote, versate nel tempo dal risparmiatore, per l’appunto si accumulano tra di loro, crescendo mano mano.

I vantaggi di un Piano di Accumulo

I vantaggi di questa strada sono, sicuramente:

  • la flessibilità, il risparmiatore quando sottoscrive il contratto può scegliere l’importo, la scadenza delle rate e la durata dell’investimento;
  • le piccole rate, la richiesta di piccole somme di denaro permette l’investimento anche per chi ha poca disponibilità finanziaria;
  • l’abbattimento del rischio stagionalità, tramite la cadenza regolare nei versamenti delle rate si può eliminare la stagionalità, ma anche il rischio di improvvise fluttuazioni sul mercato;
  • il risparmio costante, con il PAC si rende l’investimento costante e automatizzato.

I rischi di un Piano di Accumulo

Sebbene il PAC abbia numerosi vantaggi, vi sono anche dei rischi da tenere in considerazione prima di percorrere questa strada:

  • costi elevati, il PAC prevede dei costi di gestione, di sottoscrizione e vi sono poi, tra le spese che bisogna sostenere, anche i diritti fissi - applicati su ogni rata - o le varie spese amministrative e/o postali;
  • buona parte del costo di sottoscrizione viene versato al momento stesso della sottoscrizione del PAC, circa il 25-30 %, in questo modo risulta molto svantaggiosa l’uscita precoce dal piano di accumulo rispetto alla scadenza prefissata.

Attenzione: prima di investire e aprire un piano di accumulo è opportuno valutare con la giusta e corretta attenzione le proprie possibilità di guadagno e di risparmio. Sono questi fattori che rendono decisiva la scelta dell’importo della rata e la frequenza dei suoi versamenti, tenendo conto anche dei costi imposti tramite diritti fissi da parte del fondo di investimento a cui ci stiamo rivolgendo. Per questo motivo è sempre consigliabile il parere di un esperto nonché informarsi nel dettaglio sulla tipologia di costi applicata, tutte informazioni che devono essere riportate all’interno del prospetto informativo del fondo di investimento.

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