Un paradiso fiscale per chi va in pensione: ora il Portogallo ha deciso di dire basta

Sara Bracchetti

04/10/2023

04/10/2023 - 12:36

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Per dieci anni il Paese ha concesso aliquote fiscali ridotte agli stranieri che si trasferivano per almeno sei mesi. Dal 2024 saranno negate, ha annunciato il primo ministro.

Un paradiso fiscale per chi va in pensione: ora il Portogallo ha deciso di dire basta

Brutte notizie per chi pensava di espatriare e andare a trascorrere gli anni della pensione in Portogallo, dove godere di condizioni economiche privilegiate. Un’iniziativa che, negli scorsi anni, ha portato nel Paese fiotte di stranieri, attratti, più che dal mare e dal buon cibo, dalle esenzioni fiscali: ebbene, nel 2024 si cambia. Basta trattamenti di favore a chi viene da fuori: lo ha annunciato il primo ministro Antonio Costa, cancellando d’un tratto ogni velleità e programma già delineato.

Il motivo: la crisi immobiliare

Una decisione che nasce a seguito della profonda crisi immobiliare che il Portogallo sta attraversando, e su cui il governo ha deciso di intervenire. Continuare con la prassi che ha resto famoso all’estero il Paese significherebbe, infatti, contribuire all’innalzamento dei prezzi degli immobili, ha spiegato Costa, presentando le ragioni di una impopolare - quantomeno fuori patria - inversione di rotta.

Costa: «Un’ingiustizia sociale»

«Il mantenimento di tale misura in futuro equivarrebbe a prolungare una misura di ingiustizia fiscale ingiustificata, e sarebbe un modo indiretto per continuare ad aumentare i prezzi nel mercato immobiliare», ha infatti dichiarato poche ore fa in una conferenza, precisando però che le concessioni del passato, a beneficio di chi risiede in Portogallo almeno la metà dell’anno, rimarranno acquisite.

Obiettivo iniziale: attarre capitali

Introdotta nel 2012, la misura che sta per uscire di scena prevedeva un’aliquota fiscale ridotta del 10%. All’epoca, serviva per attrarre capitali esteri e intervenire sulla crisi del debito; oggi, però, pare essere più controproducente che favorevole alla crescita.

Diecimila italiani, francesi e britannici

Circa 10mila le persone che potranno continuare così, cittadini in prevalenza francesi, britannici e italiani che si sono stabiliti, in prevalenza, nelle regioni dell’Algarve e quella della capitale. Contribuendo a un incremento dei prezzi delle case che, secondo la fondazione Francisco Manuel dos Santos, in dieci anni ha toccato il 78%: più del doppio di quella registrata in Europa, 35%.

Un trimestre da dimenticare

Soltanto nel secondo trimestre di quest’anno, l’affitto è salito di un impressionante 11% su base annua. Non resta, dunque, che cambiare rotta: con buona pace di chi sognava spiagge e soldi.

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