Aumento dei prezzi da oltre 20 anni: il fenomeno non accenna a fermarsi. I bassi tassi di interesse hanno confermato la crescita dei prezzi, ma mancano le unità disponibili.
Comprare casa in Ticino è un sogno: i prezzi crescono sempre più e per molte persone la prima casa è destinata a rimanere solamente un sogno.
Aumentano i cittadini che affittano
Comprare casa è un lusso che si possono permettere sempre meno persone. A conferma della tendenza, i dati che attestano la diminuzione della quota di proprietari di case nel Paese. La notizia prende spunto da uno studio condotto dal Raiffeisen Economic Research: il risultato è che gli svizzeri stanno diventando un popolo di affittuari.
Il sogno della prima casa è ormai finito
Gli anni Novanta sono terminati da tempo e con loro anche il boom svizzero della prima casa. Perché è diventato così difficile comprare un appartamento? Fino al 2015 i prezzi delle case in Ticino e in tutta la Confederazione salivano come adesso; a salire era però anche la quota di abitazioni disponibili. Ora non è più così: il mercato immobiliare si è letteralmente prosciugato. I bassi tassi di interesse hanno confermato la crescita dei prezzi, ma gli ostacoli normativi hanno diminuito la disponibilità di immobili sul mercato.
Grande recessione, riforme e boom del mercato
La storia del mercato immobiliare svizzero è stata negli ultimi trent’anni un alternarsi di alti e bassi. Prima la grande recessione all’inizio degli anni Novanta, seguita da un complesso periodo di riforme del settore bancario.
Poi l’inizio del nuovo millennio segnato da un vero e proprio boom del mercato immobiliare.
Neanche la crisi del 2007 ha fermato l’impennata dei prezzi. A oggi l’offerta sempre più scarsa non fa altro che peggiorare la situazione. La pandemia del 2020 ha causato una crisi che ha interessato molti settori, senza tuttavia arrestare la crescita dei prezzi delle prime case.
Non scoppierà una "bolla immobiliare"
Le speculazioni non sembrano c’entrare con l’aumento dei prezzi delle abitazioni. Per questo motivo l’arrivo di una bolla immobiliare sembra essere scongiurato. "Anche se nel frattempo il mercato delle abitazioni primarie è notevolmente gonfiato, questa bolla non scoppierà", sottolinea Martin Neff - economista capo di Raiffeisen Svizzera.
Accesso alla prima casa: situazione sociale insoddisfacente
Negli ultimi anni ad aumentare non sono stati solo i prezzi delle case; con la crescita economica è aumentata anche la popolazione e di conseguenza la domanda di abitazioni. Quest’ultima non è tuttavia supportata da un’offerta calibrata. La difficile situazione è anche determinata dal fatto che sulle poche parcelle disponibili per l’edificazione, si costruiscono solamente case destinate agli affitti.
Sereni i benestanti, preoccupata la classe media
Il difficile accesso all’acquisto della prima casa va a vantaggio del ceto alto e a svantaggio del ceto medio basso, per il quale la casa, più che un diritto sembra essere diventata un’ambizione sempre più lontana.
Una situazione molto difficile per le giovani famiglie, costrette a considerare solamente l’affitto. La maggior parte delle giovani coppie non riesce più a superare con le proprie forze gli ostacoli legati al finanziamento. Chi non dispone già di un buon capitale da investire per l’acquisto di una casa è quindi destinato a cercare una soluzione in locazione, rinviando l’ambizione di diventare un domani proprietario di prima casa.
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