L’accordo prevede anche un aumento del tempo da dedicare al riposo e alla vita privata.
I sindacati Unia e Syna e l’associazione di categoria CoiffureSUISSE hanno accolto con favore l’obbligatorietà generale conferita dal Consiglio federale al Contratto Collettivo di Lavoro per il mestiere di parrucchiere. La tutela delle condizioni di lavoro nel ramo prosegue pertanto senza soluzione di continuità. Il nuovo CCL entra in vigore il 1° gennaio 2024 e disciplina le condizioni di lavoro di circa 11’000 occupate e occupati impiegati in 4232 saloni di parrucchieri. Il contratto prevede anche un aumento significativo dei salari minimi e combatte in modo ancora più efficace il dumping salariale e la concorrenza sleale.
Nuovo sistema salariale
L’accordo raggiunto dalle parti sociali nel 2023 introduce un nuovo sistema salariale che consente un aumento più rapido dei salari minimi: entro tre anni di servizio e non più cinque. In questi tre anni di servizio i salari minimi registrano un aumento significativo. A trarne beneficio sono soprattutto i giovani lavoratori, che raggiungono il salario minimo più elevato già nel terzo anno di servizio:
1° anno di servizio con AFC: entro il 2027 il salario minimo aumenta da 3850 fr. a 4240 fr. con una progressione del 10,1%.
2° anno di servizio con AFC: entro il 2027 il salario minimo aumenta da 3850 fr. a 4240 fr. con una progressione del 10,1%.
3° anno di servizio con AFC: entro il 2027 il salario minimo aumenta da 3900 fr. a 4460 fr. con una progressione del 14,4%.
Entro il 2027 i salari minimi delle parrucchiere con lunga esperienza professionale raggiungono i 4460 franchi con un aumento del 9,3%.
Conciliabilità tra lavoro e vita privata
L’accordo raggiunto tra le parti sociali prevede anche un aumento del tempo da dedicare al riposo e alla vita privata. Il CCL introduce inoltre due giorni e mezzo di vacanze in più e una nuova regolamentazione del congedo di paternità. Tutti i collaboratori che diventano padri hanno diritto a un congedo di paternità di due settimane e tre giorni lavorativi, retribuito al 100%.
Dumping salariale
Al fine di combattere con efficacia il dumping dei salari e dei prezzi, le parti sociali hanno deciso di intensificare e rendere più efficaci i controlli sul rispetto del CCL. La sanzione massima a carico dei datori di lavoro sale a 25’000 franchi. I datori di lavoro che commettono gravi violazioni del CCL o non collaborano in sede di controllo, vengono inoltre obbligati a pagare i costi del controllo e della relativa procedura. Questa misura è stata introdotta per combattere in modo efficace il dumping salariale e la concorrenza sleale.
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