A aprile (-1,38%) e maggio (-1,13%) si era registrato un andamento negativo. Nel mese di giugno (-3,63%) le perdite sono state ancora maggiori.
Nel secondo trimestre l’Indice delle casse pensioni è arretrato di -12,21 punti (-6,03%). Lo rivela l’ultimo rapporto diffuso da Credit Suisse.
La variazione da inizio anno è del -9,28%.
Al 30 giugno 2022 l’indice si attesta a quota 190,36 punti, con base 100 a inizio 2000. I mesi di aprile (-1,38%) e maggio (-1,13%) avevano già registrato un andamento negativo, nel mese di giugno (-3,63%) le perdite sono state ancora maggiori.
In picchiata azioni e obbligazioni
L’evoluzione negativa del secondo trimestre è stata determinata principalmente dalle azioni (-3,86%). Il contributo alla performance delle azioni svizzere e delle azioni estere è stato rispettivamente di -1,51% e -2,35%.
Anche le classi d’investimento delle obbligazioni (-1,29%) e degli immobili (-0,71%) hanno messo a segno un rendimento decisamente negativo che pesa ulteriormente sui risultati del trimestre. Le altre categorie d’investimento sono state piuttosto irrilevanti, ma comunque con risultati leggermente negativi.
Rendimenti
L’indice della remunerazione minima della previdenza professionale LPP (dal 1° gennaio 2017 pari all’1% p.a.), calcolato anch’esso con base 100 a inizio 2000, nel trimestre in rassegna è cresciuto di 0,40 punti (ossia dello +0,25%) attestandosi a 159,06 punti. Nel 2° trimestre 2022 il rendimento dell’Indice Credit Suisse delle casse pensioni svizzere è risultato quindi inferiore del -6,28% all’obiettivo LPP.
Al 30 giugno 2022 il rendimento annualizzato dell’Indice Credit Suisse delle casse pensioni svizzere (dal 1° gennaio 2000) era pari al 2,90%, a fronte di una remunerazione minima LPP annualizzata del 2,08%.
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