La compagnia telefonica promette che le nuove tariffe rimarranno invariate fino al 2025.
Salt ha annunciato che metterà mano ai prezzi degli abbonamenti di telefonia mobile. Si tratta di un rincaro di circa il 3%. Lo ha annunciato oggi l’operatore in un comunicato stampa. L’aumento non riguarderà il segmento prepagato, le offerte con i dispositivi, tantomeno i contratti delle grandi aziende.
Tariffe fisse fino al 2025
Oneri per l’energia e per la manodopera «cresciuti in modo significativo negli ultimi 18 mesi» sono alla base dell’aumento delle tariffe per i clienti che hanno sottoscritto un abbonamento. Si tratta del primo ritocco dal 2015 , anno in cui venivano offerti per la prima volta gli abbonamenti a marchio Salt. I clienti, scrive l’azienda, saranno informati nei prossimi giorni uno per uno.
Nella nota diffusa Salt promette che le nuove tariffe rimarrano poi stabili almeno fino al 2025. Significa insomma che l’azienda non trasferirà ai suoi clienti l’imminente aumento dell’Iva.
«Continueremo a fare del nostro meglio per offire ai consumatori svizzeri le migliori offerte di telefonia mobile e di banda larga del mercato - ha affertmato il ceo Max Nunziata nella nota -. Nei prossimi anni continueremo a investire nella nostra rete e nei nostri servizi per essere il fornitore preferito dai clienti che cercano qualità al miglior prezzo».
Una volta si chiamava Orange
Salt nasce nel 1999 come filiale dell’impresa britannica Orange, di cui inizialmente aveva adottato il nome. Si tratta del terzo operatore ad aver ricevuto una concessione per la telefonia mobile da parte delle autorità elvetica. Tra il 2012 e il 2014 la società d’investimento inglese Apax ne era la proprietaria, successivamente venduta alla holding francese NJJ Capital, appartenente al miliardario francese Xavier Niel. Nell’aprile del 2015 è stata ribattezzata Salt. Oggi ha sede a Renens (VD) e in tutta la Svizzera conta 103 negozi e oltre 1000 dipendenti, con una rete telefonica che raggiunge il 99,9% del territorio
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